Sport / Lecco città
Sabato 17 Agosto 2013
Luna Rossa vincente in Coppa
grazie a una “firma” lecchese
Giorgio Provinciali è responsabile della idrodinamica. Rendere più veloce la barca il suo compito
«L’America’s Cup? Sfida anche tecnologica»
C’è anche una Lecco della vela protagonista in queste ore a San Francisco, dove sta per andare in scena la finale della Louis Vuitton Cup di vela, lasciapassare per la sfida alla Coppa America, fra Luna Rossa e Team New Zealand.
Nel team italiano dello skipper Chris Draper e del “tattico” Francesco “Checco” Bruni c’è infatti anche l’ingegnere Giorgio Provinciali, 44 anni, con casa sul lungolago di Lecco, papà di Anna (5 anni) ed Elena (2), ma soprattutto nel gruppo dei progettista del catamarano del Team Prada.
«Il mio ruolo - spiega Provinciali - è quello di responsabile della progettazione idrodinamica delle appendici (derive e timoni) e della previsione delle prestazioni. Definisco quindi le geometrie di appendici candidate ad essere paragonate fra loro, la migliore delle quali verrà poi utilizzate sulla barca. Nel definire le geometrie devo rispettare i vincoli che vengono definiti dai colleghi strutturisti, dall’equipaggio e dai colleghi che si occupano dei sistemi di controllo. Seguo poi la valutazione delle caratteristiche idrodinamiche delle soluzioni proposte. Le caratteristiche idrodinamiche delle diverse geometrie proposte vengono infine paragonate fra loro in termini di prestazioni della barca utilizzando programmi denominati VPP (Velocity Performance Prediction)».
Fare andare veloce la barca
Un ruolo complicato che in parole povere significa: fare andare veloce Luna Rossa e le “derive” saranno determinanti nella finale contro i fortissimi “kiwi”.
E la passione per i catamarani? «Ogni tipologia di barca è interessante dal punto di vista tecnico. I catamarani da competizione sono barche che permettono di ottenere incrementi di prestazioni notevoli e, quando le regole di classe lo permettono, la fantasia dei progettisti ha libero sfogo. Questo è ancora più vero quando si lavora nell’ambito dell’America’s Cup, dove l’investimento in ricerca e sviluppo è davvero notevole».
Provinciali non è nuovo in Coppa America. Nel 2010 la vinse con Oracle: «Con Oracle, nel 2010, ero un consulente a cui erano stati affidati incarichi di ricerca ed esplorazione di soluzioni non convenzionali per le appendici. Con Luna Rossa invece sono un membro del team a tempo pieno».
I catamarani
Ma ci sarà un futuro per i catamarani in Coppa America indipendente da chi vincerà contro i detentori americani di Oracle? Provinciali è esplicito.
«Non saprei proprio. Di sicuro bisogna analizzare i problemi che ci sono stati in questa Coppa per fare meglio in futuro. La Coppa America è comunque una competizione che si è sempre differenziata dalle altre nell’ambito della vela per lo sviluppo tecnico e l’impegno economico necessari. A mio parere la Coppa America non può essere alla portata di tutti. Certo, questa volta era accessibile veramente a pochi e il numero di challenger ne è la prova inconfutabile».
Chi vincerà la Coppa America?« Chi avrà saputo trovare la combinazione migliore fra manovrabilità e prestazione. A Lecco? Ci rivediamo a settembre.
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