Sport / Lecco città
Lunedì 16 Dicembre 2024
Luciano Foschi a Unica Calcio Lecco: «La squadra bluceleste più forte della classifica che ha. Si risolleverà»
«Questo Lecco è più forte della classifica che ha. E non ho dubbi che si risolleverà. Problema-prato sintetico? Non scherziamo. Non esiste: su quel terreno ci abbiamo vinto un campionato. E d’altra parte anche noi del Renate ci alleniamo su un sintetico. Molte squadre del nostro girone lo fanno senza problemi». Eppoi parole di incoraggiamento e gradimento – da tifoso bluceleste sincero – per la nuova proprietà della Calcio Lecco 1912; davanti e “dietro le quinte”. «Col proprietario (Aniello Aliberti.ndr) ci siamo incontrati per rescindere il mio contratto nel luglio scorso – ha detto mister Foschi a un certo punto -; mi ha fatto una bella impressione. E d’altra parte quell’accordo è stato trovato in pochi minuti. Io non faccio questo mestiere per i soldi». Luciano Foschi torna a Lecco – per modo di dire, visto che ci abita “fisso” anche da quando allena il Renate, brillante protagonista di questo girone A di C –; e torna a parlare “del” Lecco.
Con la sincerità di un allenatore che sa di non essere Pep Guardiola, e nemmeno fa pesare di aver vinto tanto (davvero tanto) come allenatore di terza e quarta serie. Così l’occasione di riascoltarlo la porge ai tifosi lecchesi Unica Tv, con “Unica Calcio Lecco” di Mario Servillo; per uno speciale di un’oretta in onda lunedì sera dalle 21. Un appuntamento raro – ascoltare un allenatore “concorrente” che si porge a domande non concordate -; in linea però con lo spessore umano di un mister che rimarrà nella storia del sodalizio di via Don Pozzi: «Seguendo un po’ le vicende del Lecco dal di fuori – ha spiegato durante la trasmissione – sento criticare gli attaccanti del Lecco di oggi. Poi vedo lo score e dico: quattro gol Galeandro e sei Sipos. Sono tanti: vuol dire che, in proiezione, possono andare entrambi in doppia cifra. Se sto dando una “botta” ai miei del Renate? Sì, avete capito bene: Plescia, Bocalon, Di Nolfo... Hanno segnato non più di due gol ciascuno. Li avessi io Galeandro e Sipos (e ride furbo, per la provocazione ai suoi.ndr). Eppoi il Lecco ha Tordini. Quel ragazzo può giocare da attaccante, da esterno, da centrocampista e può fare impazzire tutti in categoria. Se il Lecco me lo dà, lo prendo io».
Certo, ma intanto il Renate vira a 31 punti in 19 gare; è sesto; reduce da ben 11 punti in 5 gare: «Merito di una difesa organizzata – cerca di spiegare Foschi – e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che segniamo così poco (con sole 15 reti, nel girone solo Pro Vercelli con 13 e Pro Patria con 14 hanno fatto peggio.ndr). Voglio dire: abbiamo fatto poco più di 2 punti ogni gol. Da un lato se non avessi quella difesa (sole 15 reti subite.ndr) sarebbe un problema, d’altro canto se avessi attaccanti in maggiore confidenza col gol chissà dove saremmo ora. Per me un attaccante deve segnare tanto». E intanto lo scorso ottobre il Renate di Foschi ha “sbancato” (0-2) il Rigamonti-Ceppi: «E per me quella è stata una partita difficile alla vigilia – ha confessato Foschi -; poi avete visto i tifosi del Lecco quanto sono stati accoglienti con me. Quella partita il Lecco poteva anche vincerla. Ma il calcio è anche questo. Tornare? Da dirigente forse; magari un giorno, chissà. Di certo quest’anno c’è da avere pazienza. No, gestire un club dopo una retrocessione non è facile affatto». Infine: «Fra Padova e Vicenza? Dico Padova. Prende davvero pochi gol (solo 8 fin’ora.ndr) ed ha un rendimento più costante»
© RIPRODUZIONE RISERVATA