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Giovedì 29 Settembre 2016
L’Orlando ferito carica i compagni
«Il Lecco deve essere più squadra»
Otto punti di sutura al sopracciglio: «Con mister e medico valuteremo se potrò giocare. Purtroppo paghiamo cari gli errori dove ci vuole più attenzione. Ma ora basta, serve vincere»
Giuseppe “Orla” Orlando sta meglio. L’arcata sopraccigliare destra alla fine è risultata “solo” tagliata dall’incidente occorsogli durante Lecco-Darfo di mercoledì.
Sono però serviti otto punti di sutura profondi per riuscire a ricucire il vero e proprio strappo al sopracciglio. Ma a Lodi il difensore centrale bluceleste farà di tutto per esserci, una volta sentito il parere di mister Stefano Cuoghi e dello staff medico diretto dal dottor Daniele Blaseotto.
«Mi ricordo di essere andato in scivolata e, cadendo, mi è arrivato addosso Panatti che mi ha colpito con il gomito in fronte. Mi ha anche chiamato per scusarsi, anche se non ha di sicuro fatto apposta. È stato un bel gesto da parte sua. Ora vedrò con lo staff medico il da farsi… Magari farò una protezione al viso, ma cercherò di esserci, anche se la ferita non credo si rimargini entro domenica per la gara di Lodi contro il Cavenago-Fanfulla».
Ora non resta che riprendersi a Lodi. Orlando non conosce il Cavenago-Fanfulla: «Questo girone lo conosco poco e conosco poco i giocatori, per cui. Però bisogna vincere, chiunque sia l’avversario di turno. Possiamo non conoscerlo, ma dobbiamo cominciare a essere più squadra e a vincere. Adesso è proprio quello che ci manca: essere più compatti. Dopo, la vittoria arriverà. La prestazione in realtà la facciamo quasi sempre, ma le sfumature fanno la differenza e ci stanno condannando, per ora. Una palla inattiva, una spizzata, un pallone sbagliato in uscita, un posizionamento…».
L’intera intervista su La Provincia di Lecco in edicola venerdì 30 settembre
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