L’orgoglio di Riva

«La vera risposta

viene dal campo»

Qualcuno la potrebbe definire “magra consolazione”, ma così non è. Il pari di Seregno non è solamente un pareggio ottenuto con il coltello tra i denti che poco smuove la classifica. È il grido d’orgoglio di una squadra che, lei e il suo staff, non vuole mollare. A tutti i costi.

L’emblema, tra i tanti, è rappresentato dal lecchese Riccardo Riva che ha giocato con una botta alla gamba sinistra e poi ha preso una botta anche al costato. Ma è rimasto in campo più di mezz’ora.

Lui non si loda ma ammette che la partita è stata bella: «La partita è stata una soddisfazione. Eravamo molto contenti, a fine gara. È stato un pomeriggio di calcio bello ed emozionante. Una risposta che abbiamo dato a tutti».

Giovedì come andrà a finire. Riva non lo sa. Ma spera: «Spero che il giudice dia l’esercizio provvisorio per finire la stagione nel migliore dei modi. Chiaramente così non si può andare avanti. Non prendiamo un euro, nessuno ci segue, nessuno ci dice il da farsi. Oggi ci sarò all’allenamento e non me ne andrò fino a quando ci diranno che la storia del Lecco finisce qui. Se chiudono baracca e burattini, è normale che me ne andrò. Ce ne andremo tutti. Ma non vogliamo succeda…».

L’intera intervista su La Provincia di Lecco in edicola martedì 29 novembre