Lo statuto originale del Milan
è finito in mani mandellesi
La storia dell’avvocato Giuseppe La Scala che si è assicurato all’asta il prezioso documento per 93mila euro - «Una reliquia, e merita di stare nel museo rossonero»
È finito in mani mandellesi il prezioso statuto del “Milan Football & Cricket Club” 1899, il club rossonero fresco vincitore della Supercoppa italiana contro la Juventus. No, non è uno scherzo. Ad aggiudicarsi all’asta l’unica copia esistente del prezioso documento - uscito dal torchio della tipografia milanese di Giovanni Pizzi in Via Visconti 14 nei primo giorni del 1900 - è stato infatti l’avvocato Giuseppe La Scala, classe 1960, siciliano di nascita, alla guida dell’omonimo e prestigioso studio legale milanese (ma con sedi in altre città d’Italia), residente a Mandello Lario.
La Scala, appassionato di calcio - essendo tifosissimo e piccolo azionista rossonero - e anche di vela, da tredici anni è cittadino mandellese e “felicemente” pendolare («Quando torni a casa e vedi il lago e la Grigna sei ripagato del viaggio» dice), si è infatti aggiudicato il pezzo unico all’asta del 14 dicembre a Milano. Una notizia che ha fatto il giro del mondo.
«Ad ottobre - racconta l’avvocato milanese nella sua residenza mandellese - avevo visto un lancio della Casa d’aste Bolaffi di Milano con uno splendido filmato realizzato da Federico Buffa di Sky. Lo statuto del Milan era il pezzo forte di quell’asta, la prima Memorabilia calcio in Italia. Così sono andato all’asta e anche con mio grande stupore sono riuscito a portarmi a casa lo statuto per 75.000 mila euro, arrotondate poi, con i diritti d’asta, a 93.750 euro. Quello che però mi ha stupito è che oltre ai due “rivali” d’asta, uno da internet e l’altro al telefono, non c’era nessuno della società, del Milan. Incredibile».
L’intera intervista su La Provincia di Lecco in edicola il 30 dicembre
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