Sport / Tirano e Alta valle
Giovedì 11 Settembre 2014
Livigno, le basi per il futuro
Scuola calcio da primato
«Quindici iscritti in più rispetto all’anno scorso: un successo pieno» esulta da Livigno Daniele Cusini, neo-segretario della società nata nel 1977
Lavorare con intelligenza significa, spesso, riconoscere e percorrere le stesse vie – quelle buone – aperte dai propri predecessori, magari ampliandole, tracciandole sempre meglio, arricchendole di particolari.
Per questo pieno successo ha avuto l’iniziativa della nuova dirigenza dell’Ac Livigno (da quest’estate Giuseppe Rocca alla presidenza del rinnovato Consiglio societario d’Alta Valle), che ha da poco archiviato con numeri significativi le cinque settimane che dal 27 luglio al 30 agosto hanno portato sul sintetico comunale 150 ragazzi tra i 7 e i 14 anni per l’edizione 2014 di una Scuola calcio diventata ormai appuntamento fisso dell’estate sportiva livignasca.
«Quindici iscritti in più rispetto all’anno scorso: un successo pieno» esulta da Livigno Daniele Cusini, neo-segretario della società nata nel 1977, e parte integrante dello staff tecnico che ha guidato allenamenti e programma formativo della Scuola 2014: con lui anche Dimitri Cusini e Cristiano Trameri i tecnici d’alta Valle che hanno condotto le danze sotto l’occhio attento e la direzione del duo formato dai tecnici professionisti Daniele Tacchini e Andrea Carbonara. Un anno al Carpi in Lega Pro per il primo, tre anni fa, e parecchia esperienza alla guida di camp estivi calcistici in tutta la Lombardia.
«Tacchini ha già lavorato con noi l’anno scorso: la sua presenza è stata importante, ma anche la preparazione e la formazione specifica dei nostri tecnici (tutti laureati in Scienze motorie) ha contribuito a innalzare sempre di più il livello di una Scuola calcio che vogliamo vedere crescere sempre più per qualità dell’offerta e capacità di farsi conoscere anche fuori dai “confini” livignaschi». E che, su questo piano, ha già cominciato a regalare soddisfazioni alla nuova dirigenza appena insediatasi.
«Quest’anno con noi ad allenarsi c’era almeno una quindicina di giovani provenienti da oltre i confini valtellinesi, figli di turisti impegnati per una o due settimane insieme ai nostri giocatori. Esperienza positiva per noi quanto, credo, per loro: già l’anno scorso un ragazzo di Parma si è allenato con noi, e quest’anno ha portato a Livigno tutta la sua squadra dalla provincia emiliana per fare preparazione in Alta Valle».
© RIPRODUZIONE RISERVATA