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Giovedì 18 Luglio 2013
L’ipotesi Giuseppe Butti
per la panchina del Lecco
Il tecnico di Valmadrera, dopo tredici anni alle giovanili dell’Atalanta, è libero. «Sì, è vero, mi è stato chiesto se fossi stato disponibile ad allenare i blucelesti»
L’intero articolo sull’edizione di giovedì 18 luglio de La Provincia di Lecco
È una pista che porta a Bergamo nei vari colloqui per la nomina del nuovo allenatore.
È la pista che porta a Giuseppe Maria Butti, allenatore per tredici anni delle giovanili nerazzurre che recentemente ha risolto il suo rapporto con la società bergamasca.
Ex giocatore del Como in serie A (1981-85), ma anche di Genoa, Barletta, Palermo, Vicenza, Imola, Casale, Rieti e Pavia percorrendo tutte le serie professionistiche, Butti è un allenatore molto attento ai giovani.
«Quest’anno allenavo gli Allievi Nazionali e avevo un rapporto diretto con il diesse Favini. Sapeva come lavoro e in base a questo mi sistemava fra le varie squadre giovanili nerazzurre. Dai Giovanissimi, alla Primavera con Pazzini, Montolivo, Agazzi, Padoin… Avevo perso la finale con il River Plate di Tevez al torneo di Crema. Poi tanti Allievi nazionali…».
Butti ha un rapporto speciale con Antonio Rusconi: «Sono suo amico fin da bambino. Ci conosciamo perché ho cominciato a giocare e il senatore è stato il mio primo allenatore. Ebbe questa sventura all’oratorio di Valmadrera. Poi io passai alle giovanili del Como».
Il Lecco, però, a detta di Butti, è sempre stato un osservato speciale: «Mi sono sempre interessato al Lecco, anche ai suoi giovani, e ho vissuto le ultime vicissitudini. Non sono più all’Atalanta da giugno e sono libero. Mi è stato chiesto, senza entrare in discorsi particolari, se fossi disponibile. Poi non ho più saputo niente, per cui non so che strada stia prendendo il Lecco».
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