Lecco, stavolta la rimonta è subita. Vince la Pro Vercelli col gol dell’ex Bunino

Un Lecco senza Frigerio (anche se in panchina), Marrone, Lepore, e soprattutto con 24 ore di riposo in meno rispetto alla Pro Vercelli (ingiustizia palese, soprattutto dopo lo sforzo profuso contro l’Arzignano), trova una sconfitta inopinata per com’è arrivata. Dopo essere andato in vantaggio per due reti nella prima frazione, subisce la “remuntada” già nel primo tempo, inopinata. E poi con grande ingenuità va a regalare un rigore all’ex di turno, Bunino, nella ripresa, giocata peraltro male.

Nel primo tempo e per almeno mezz’ora, dopo un inizio veemente della Pro Vercelli, il Lecco è padrone del campo. Compatto, non concede nulla, poi va in gol nei primi due veri affondi. Il primo gol è un capolavoro di Beghetto che con un cambio campo serve Galeandro. Tiro rasoterra, una rasoiata, bellissima, per il vantaggio bluceleste. È il 14’ e non è ancora finita: otto minuti dopo è Sipos a inserirsi in mezzo su assist al bacio di Galeandro, ancora lui, e a siglare un gol simile a quello che ha portato i tre punti contro l’Arzignano. Ma dalla mezz’ora il Lecco scompare, anche se la Pro Vercelli non sembra poter produrre chissà che. Ma il calcio è soprattutto “testa” e quando Comi con tutta la sua esperienza si infila centralmente, per il Lecco cominciano i guai. Torre di Rutigliano e gol del capitano delle bianche casacche. Iotti, poi, allo scadere ,viene lasciato libero di tirare, ma i demeriti del Lecco in questo frangente sono ampiamente superati dalla bravura del centrocampista bianco: un gol di rara bellezza nel sette alla sinistra di Furlan. E così un primo tempo solo da controllare, finisce con l’errore di Kritta che passa indietro un pallone “velenoso” che per poco l’ex Bunino non riesce a prendere. Furlan esce alla disperata in scivolata e lo anticipa.

Nella ripresa il Lecco abbassa notevolmente il baricentro e così dai e dai, pur senza grandi occasioni, la Pro Vercelli al 28’ trova il rigore decisivo con Bunino che prima si procura il rigore e poi lo va a calciare punendo la sua ex squadra. C’è molto da riflettere se una squadra, pur in difficoltà di formazione e di energie, regala una vittoria a una squadra che veniva da quattro sconfitte consecutive e si fa rimontare dal 2 a 0 al 2 a 3. Una sconfitta inopinata e che fa male, ma non cambia la miniserie positiva di tre partite e sei punti ottenuti. È solo un vero peccato, soprattutto per come si era messa la partita.

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