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Giovedì 01 Luglio 2021
Lecco. «Squadra ambiziosa
Spendendo poco»
Il direttore generale Maiolo: «Di Nunno sta facendo grossi sacrifici, non gli si può chiedere di più» - Frecciata al sindaco: «Altri soci? Finora chi spende è sempre stato uno solo, tra l’altro pagando persino il Bione»
«Faremo una squadra ambiziosa. Spendendo poco». Parola di Angelo Maiolo, direttore generale del Lecco. Un “fedelissimo” della famiglia Di Nunno che sta cercando di moltiplicare gli sforzi per compattare l’ambiente in vista della prossima stagione.
Sforzi tesi a motivare il patron Paolo Leonardo, ma anche a ridare entusiasmo a tutto l’ambiente, un po’ depresso dalle continue “sparate” dello stesso patron che ha minacciato più volte di voler cedere il club. A onor del vero, c’è da dire che il numero uno del Lecco finora ha predicato male, ma ha anche sempre agito bene, mettendosi sempre una mano sul cuore (e l’altra sul portafoglio) quando la squadra ha avuto bisogno.
L’iscrizione alla prossima stagione ne è un esempio evidente. Maiolo precisa: «Con grandi sacrifici del presidente (il patron in realtà, ndr.), ci siamo iscritti - sospira - È un primo importantissimo passo per la prossima stagione. Lui però così facendo ha raccolto i suoi ultimi fondi. La gente non deve pretendere ulteriori salti mortali, perché le casse societarie sono davvero vuote. Anche perché, lo dico con rammarico, ci si ritrova ancora una volta a pagare il Bione».
Argomento sempre scottante, quello del rapporto tra Comune e Calcio Lecco 1912: «Il sindaco ci dice che c’è qualcuno che ci aiuterà, ma per ora sono solo chiacchiere - sbotta Maiolo - E la famiglia Di Nunno è l’unica che ha allargato i cordoni della borsa, come sempre. La ditta del patron Di Nunno è aperta e produce schede (elettroniche per videogame, ndr) che, per ora, non si vendono perché il settore è fermo da troppo tempo. Eppure lui continua a pagare tutti».
Ma il Lecco è comunque iscritto, e ora si vedrà che ruolo potrà recitare in campionato. E chi rimarrà. E chi se ne andrà, della squadra della scorsa stagione.
«Onestamente – premette il diggì bluceleste - non sappiamo ancora nulla, del dettaglio. L’ossatura è quella della scorsa stagione. È chiaro che, però, se arrivano centomila euro per Cauz, uno ci pensa a darlo via... Ma sono cifre che nessuno mette sul piatto, per cui ci teniamo stretti Cauz e tutti quelli che abbiamo. Stiamo cercando di trovare giovani forti perché il presidente forse non vorrà spendere, ma vuole senz’altro vincere. Anche perché mister Zironelli sa lavorare con i giovani e crede molto in loro. Se sono bravi, allora potremo fare un campionato ambizioso. Come è sempre nelle intenzioni dei Di Nunno».
Come si concilia il fatto di voler fare minutaggio con l’esigenza di ripetere quanto meno il campionato della scorsa stagione sportiva? «Chiaro che se metti i giovani il minutaggio vien da sé - chiosa Maiolo - Ma non credo che questo sarà un ordine di scuderia preciso. Il presidente può dirlo, ma finora non l’ha detto. Ovvero non ha detto che dovremo per forza giocare con almeno quattro giovani. Anche perché non vogliamo vivacchiare né io, né Fracchiolla (Domenico, il direttore sportivo, ndr), né tantomeno il presidente».
Certo che se i giovani sono come Masini, allora si può comunque sognare. A proposito, il talentuoso genoano resterà sul lago? «Credo che lui possa restare - risponde Maiolo - Abbiamo fatto di tutto per averlo. E anche Zironelli lo vuole, visto che lo aveva alla Sambenedettese. Ma il resto, per adesso, è tutto in alto mare. Siamo contenti del mister perché da quel che si sa è uno che sa valorizzare tutti quelli che passano per le sue mani, soprattutto se giovani. Anche Moleri, che è nostro, ed è lecchese, è contento perché sa che Zironelli è uno che ama quelli come lui, pieni di entusiasmo, corsa e passione».
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