Sport / Lecco città
Martedì 12 Maggio 2015
«Lecco da ripescare in Lega Pro»
Lo chiede il patron Bizzozero
«L’ho detto anche al presidente Tavecchio, abbiamo i requisiti. I playoff? Per me sono solo in dispendio di energie ma a questo punto dobbiamo vincerli»
Calcio D
Operazione ripescaggio? Iniziata. Daniele Bizzozero, patron bluceleste, dopo aver esonerato il vice di Cotroneo e preparatore atletico Davide Venantini e il preparatore dei portieri Roberto Vassena, ed essersi preso una pausa di riflessione sull’allenatore stesso (“Aspetto che mi chiami lui, ma sono arrabbiato con tutto lo staff”), lancia l’operazione che deve riportare il Lecco in Lega Pro.
Tramite carte bollate. «Domenica ho visto il presidente della Figc Carlo Tavecchio, dopo la partita, e gli ho spiegato che abbiamo tutte le carte in regola per essere ripescati. Abbiamo l’illuminazione dello stadio Rigamonti-Ceppi omologata per la Lega Pro. Abbiamo un grande stadio nella stessa città della sede della società. Abbiamo un ottimo bacino di pubblico. Non siamo mai stati denunciati per illeciti sportivi, causa che ci avrebbe esclusi dal ripescaggio. E abbiamo i soldi per la fidejussione. Insomma, abbiamo le carte in regola per essere portati su».
E i playoff? Non sono l’unico modo per essere ripescati? Vincere e sperare? Per il “Bizzo” non è così: «Ho detto che dei playoff non mi frega niente, a caldo. E ribadisco che sono un dispendio di energie che rischia di essere inutile: vinci, ma non hai nessuna garanzia di poter essere ripescato. Se poi superi la finale, certo, se hai i presupposti come i nostri, hai più chance. Detto questo, però, non ho detto che voglio farli male, sono solo arrabbiato per altre cose interne».
E Bizzozero conferma che ci saranno presto nuovi nomi da presentare, oltre a quelli dei dirigenti Piazzalunga e Schipilliti: «Il preparatore ce l’ho già. È un mio amico, molto bravo. Non parla, ma lavora. E poi arriveranno due difensori veri: hanno più di 25 anni per cui si svincolano il 30 giugno. Presto vi dirò chi sono. Forse nessuno l’ha capito, ma io di calcio me ne intendo. Non a caso a Cantù ho fatto tanti anni. Segnavo 25 gol a campionato. Le pedate nel sedere che prendevo io, oggi non le piglia più nessuno…Purtroppo…».
L’intera intervista su La Provincia di Lecco di martedì 12 maggio
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