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Mercoledì 25 Maggio 2016
Lecco, ricorso per Cardinio
dopo lo stop di tre giornate
La società lo ha presentato per aver uno sconto. L’attaccante non si nasconde: «Ho fatto una sciocchezza lasciando la squadra in dieci, ma l’arbitro ha esagerato. In carriera è la seconda volta che vengo espulso»
È stato proposto ricorso per ridurre la squalifica di tre giornate comminata dal giudice sportivo a Fabio Cardinio in seguito al suo “Vaffa” al direttore di gara pronunciato durante Lecco-Seregno. Ma, al di là, di come andrà il ricorso, il vice bomber bluceleste ha tirato un sospiro di sollievo dopo aver visto la sua squadra trionfare. Non si sarebbe mai perdonato una tale leggerezza se le cose non fossero andate bene.
«Anche così non ho dormito per due giornate. Ma per la leggerezza di domenica ancora non ci credo che mi abbia espulso. Con quel metro di giudizio espellerebbero dieci giocatori a partita. Io l’ho solamente mandato a c…e una volta. Quando l’ho sentito fischiare, mi sono girato d’istinto e gli ho detto “Ma dai, ma cosa fischi? Ma vai a…”. E lui mi ha sventolato il rosso diretto sotto il naso. Finita lì. Mi sono rigirato e io gli ho semplicemente aggiunto: “Ma cosa stai facendo?” e invece lui nel referto ha scritto che io ho reiterato gli insulti. Cosa assolutamente non vera. Per questo abbiamo proposto ricorso attraverso Ivan Corti. È stata una sciocchezza. Anche perché nella mia vita di espulsioni non ne ho praticamente mai prese. Forse questa è stata la seconda in tutta la mia carriera. Il che la dice lunga su quanto è stata ingiusta».
L’intera intervista e il futuro di Cardinio su La Provincia di Lecco in edicola giovedì 26 maggio
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