Lecco, una pietra sopra

e adesso insisti

Calcio serie D. Il vicepresidente Battazza cerca di ricomporre l’ambiente per continuare a inseguire l’obiettivo serie C. «La Pro Patria non c’entra con gli imperdonabili errori arbitrali, finiamola qui e torniamo a correre per salire»

Lecco

Angelo Battazza, vicepresidente del Lecco, getta acqua sul fuoco dopo la sentenza tutto sommato clemente del giudice sportivo. E chiede scusa alla presidentessa della Pro Patria Patrizia Testa. Ma ribadisce gli errori arbitrali e la volontà di continuare nella rincorsa, difficilissima, alla vittoria finale.

Squalificato e inibito il presidente Paolo Di Nunno, solo il vicepresidente può parlare di quanto successo e succederà, da qui in avanti.

«Il ricorso è stato fatto, ma il commissario di campo e l’addetto agli arbitri hanno visto quanto è successo e il loro rapporto è stato tutto sommato non così sfavorevole».

«Ma il danno è rimasto - riflette il vicepresidente - per una partita così noi abbiamo quasi perso il torneo. Se, prima, avevamo 20 possibilità su 100 di vincerlo, ora ne abbiamo solamente cinque». Ma adesso è il momento di guardare avanti, e di insistere.

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