Sport / Lecco città
Lunedì 16 Febbraio 2015
Lecco ormai non gioca più
Campo allagato e nuovo rinvio
Dopo la gara di Montichiari è saltata anche la partita del Rigamonti-Ceppi contro il Caravaggio - Alcuni tifosi non hanno gradito la decisione arbitrale - Cotroneo: «Noi eravamo pronti a giocare»
Lecco-Caravaggio è stata rinviata dopo mezz’ora di tentennamenti. Una sceneggiata che si poteva risparmiare ai tifosi. Un rinvio che era già nell’aria dalla mattina ma che l’arbitro, Andrea Siciliani di Genova (curiosamente Lecco-Seregno l’aveva rinviata un altro genovese, Acquapendente), ha protratto fino alle 14,55 di ieri.
Eppure dalle 12 a Lecco piovigginava appena e, quindi, il campo non poteva essere peggiorato ma solamente migliorato. Se alle 13,30, alle 14, e poi alle 14,30 il terreno di gioco del Rigamonti-Ceppi non aveva drenato tutta l’acqua piovuta sull’erba, voleva dire che la situazione non sarebbe cambiata. Si poteva, dopo aver tenuti chiusi i botteghini fino alle 14, dare alla Calcio Lecco e ai tifosi un avviso preventivo e non far giocare la gara senza dover attendere due sopralluoghi, oltre a quello tenutosi a porte chiuse.
La rabbia di alcuni tifosi è scoppiata (con urla dagli spalti) perché si è atteso tanto per prendere una decisione che è parsa subito inevitabile, ma anche perché in molti hanno imputato allo stesso Lecco la mancanza di volontà di giocare.
Mister Ricco Cotroneo è però chiaro: «Volevamo fare una partita di calcio e siccome siamo una squadra che gioca a calcio, saremmo stati svantaggiati. Se potremo la giocheremo mercoledì 25 alle 20,30 oppure alle 18,30. Però devono accettare anche gli altri. Ribadisco: noi eravamo pronti per giocare. Non vedo il perché delle polemiche…».
Negli spogliatoi, però, prima il diesse Gigi Cappelletti e poi il mister Rocco Cotroneo negano decisamente qualsiasi intenzione di questo genere: «Qualcuno sugli spalti non era contento che non abbiamo giocato perché, giustamente, se la rifaremo mercoledì 25 (questa è stata la richiesta in Lega, n.d.r.) chi lavora non potrà vederla. E per questo ha espresso il suo disappunto. Ci stà. Qualcuno dei nostri ha pensato di rispondere ai tifosi “che colpa ne abbiamo noi” e devo dire che se l’arbitro ha fatto Mario Merola non è colpa nostra. Se l’avesse rinviata prima avremmo evitato questa situazione. Ci ha fatto fare la sceneggiata».
Servizi su La Provincia di Lecco di lunedì 16 febbraio
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