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Mercoledì 13 Novembre 2013
Lecco, “fucina” di giovani talenti
E la Lega ci colloca sul podio
Attualmente i blucelesti sono al terzo posto nell’apposita graduatoria del girone B - Lele Ratti: «La nostra è stata una scelta politica, per puntare su un futuro migliore»
Terzi in classifica. Non (ancora) in campionato, ma nella classifica del progetto “Giovani D valore” 2013/2014.
Dopo il Darfo (imprendibile a 727 punti), e il Legnago (519) ecco il Lecco con 459 punti inseguito da Aurora Seriate (436) e Pro Piacenza (376).
Non stiamo a spiegarvi i tecnicismi dei calcoli dei punti, ma la sostanza è che questo progetto valorizza le società che fanno giocare i giovani. E a Lecco la squadra è giovane. Per chi, a fine torneo (anzi fino alla 28ª giornata per evitare speculazioni tra squadre che non hanno più niente da chiedere al campionato), rimarrà nei primi tre gradini del podio premi da 25mila, 15 e 10 mila euro. Niente, in confronto alle valorizzazioni di Lega Pro, ma pur sempre qualcosa per la serie D.
Per il Lecco, però, non è un caso aver scelto una rosa così giovane, ma una scelta precisa.
Non solo o non tanto economica: «È stata la nostra politica – spiega il responsabile dell’area tecnica Lele Ratti -. Abbiamo voluto fare una scelta soprattutto progettuale. Si voleva dare un qualcosa di nuovo a tutto il sistema Lecco. Logicamente un giovane subisce maggiormente il fascino della piazza importante. Si sa che abbiamo delle difficoltà ma uno che viene a Lecco sa di venire a giocare in uno stadio, in una piazza veri. E questo è molto più stimolante per un ragazzo che per uno che pensa di più, senza nulla togliere, al lato economico della questione».
Il dubbio è che la società abbia scelto la “linea verde” per motivi prettamente economici: per spendere meno e per ambire alla valorizzazione.
«Non è come in Lega Pro. Qui il riconoscimento è più un punto d’onore che altro. E comunque non ci sputiamo sopra, ma non sono questi i soldi che ci risolvono i problemi. Anche perché di “puntare sui giovani” parlano tutti, ma poi nella concretezza, si fa poco. Quest’anno ci abbiamo puntato anche per avere un futuro migliore».
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