Sport / Lecco città
Sabato 12 Ottobre 2013
Lecco, Di Ceglie lancia la sfida
«Daremo tutto per vincere»
Sale la tensione da agonismo in vista della sfida di domani contro il Seregno. Il bluceleste: «Vogliamo essere pronti a infilare una serie di risultati positivi»
L’intera intervista sull’edizione di sabato 12 ottobre de La Provincia di Lecco
Arriva il Seregno e negli occhi di tutti c’è la gara di ritorno della scorsa stagione. Quella delle gomme tagliate nei parcheggi, per intenderci. Una gara che si lasciò dietro un lungo strascico di polemiche e che ha prodotto da parte della Prefettura di Lecco, per timore di scontri con gli Ultras lecchesi, il divieto di vendita dei biglietti ai supporters milanesi (anzi, della provincia di Monza-Brianza).
Ma per Leo Di Ceglie, centrocampista bluceleste tra i più esperti, questa è solo la gara del ritorno dei tifosi lecchesi nel loro stadio: «Finalmente si riapre il Rigamonti-Ceppi. Non se ne poteva più di giocare a porte chiuse. Il nostro pubblico é un valore aggiunto e non dimentichiamo che l’anno scorso molte volte ci ha aiutati in modo decisivo. Il mio unico obiettivo, ora, è scordarmi delle prime sei gare di campionato e partire per vincere tutte le altre. Ovvero: tentare di portare via più punti possibili da ogni partita».
Il giocatore di Lallio è “carico” al punto giusto. Dopo una settimana di vicissitudini, leggi questione stipendi, e dopo l’amichevole annullata per maltempo, vuole andare in campo con tutta la grinta di cui dispone: «Abbiamo qualche conto da regolare, per cui scenderemo in campo con particolare agonismo, domenica contro il Seregno. Cercheremo di dare tutto, sportivamente parlando. Ma, al di là del Seregno, vogliamo essere pronti a infilare una serie di risultati positivi».
Il perché è presto detto: «Io sto bene ed erano due anni che non facevo una preparazione così. A me e ai miei compagni manca solamente l’entusiasmo che deriva dai risultati. Ci manca soltanto un filotto di vittorie, per fare bene. Sto bene, ripeto e ci manca solamente il saper trascinare l’ambiente a una riscossa repentina».
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