Lecco a Caravaggio, sfida difficile contro l’attacco migliore

Teso, preoccupato, scuro in volto. È con questo spirito che mister Gennaro Volpe sta preparando la complicatissima sfida di domani alle 15 al comunale di Caravaggio. Atalanta Under 23-Lecco è qualcosa di più che l’ultima giornata di andata. È una sfida tra il miglior attacco del girone, superiore pure a quello del Padova, ovvero tra i giovani più talentuosi del panorama italiano, e una squadra, quella del Lecco che ha più cerotti di uno scivolato in un canalone in mezzo ai rovi. Incerottato, ma non domo, il Lecco si presenterà per fare punti, a Caravaggio, ma non sarà facile ottenerli. Unica speranza: che l’Atalanta sia stanca dopo il faticoso 2 a 1 ottenuto mercoledì nel recupero contro la Clodiense. E, soprattutto, c’è la speranza che i giovani nerazzurri soffrano di amnesia, come ogni tanto capita loro di fare. Ma Volpe non vuole chiedersi che Atalanta avrà di fronte: «La loro è una squadra difficile da interpretare che prende tanti gol ma ne fa anche tantissimi. È inoltre una squadra giovane che, potenzialmente, può fare quello che vuole. Mi preoccupo però di più della mia squadra perché si fa tanta fatica a lavorare in queste condizioni. Oggi avrò solamente tredici giocatori esperti a disposizione più i giovani della Primavera, ma questa situazione sta diventando la normalità e io sono molto arrabbiato per questo».

Arrabbiato con sé stesso, non con i suoi, per la sfortuna. E arrabbiato anche con chi gli ha consegnato una squadra che, prima del suo avvento, correva per 50-60 minuti. Ma questo a taccuini chiusi. Quello che dice apertis verbis è che è dura «lavorare con 13/14 giocatori da oramai venti giorni. Sono venuto qui per fare un buon lavoro ma con questa emergenza è difficile. Vorrei fare di più, ma anche oggi saremo in 13 con tre ragazzi della Primavera dietro…». E la vittoria contro il Caldiero, seppur per 5 a 1, non illuda: «Sono realista e obiettivo, un risultato non può nascondere le difficoltà del momento. In questo momento sto più gestendo che allenando e io non vorrei gestire, ma allenare la mia squadra».

Per fortuna, almeno in attacco, si potrà fare qualche cambio: «Ho la possibilità di scegliere tra quattro giocatori. Mendoza ha appena rinnovato ma deve ancora crescere ed avere più cultura del lavoro, ovvero allenarsi con più continuità anche in settimana. Anche Zuberek è un giovane di grande prospettiva e potrebbe giocare».

Nessun recupero in difesa, invece. Anzi uno c’è. Ma non partirà titolare, almeno così lascia intendere Volpe, salvo sorprese: «L’unico che abbiamo in parte recuperato è Billong che è tornato a nostra disposizione. Continuerò a schierare il 3-5-2 senza cambiare modulo perché vorrei portare avanti la mia idea di gioco. Però non avere una contrapposizione durante gli allenamenti mi fa arrabbiare. Si cresce solamente se si gioca contro qualcuno, e con 13 giocatori questo non lo posso fare».

Gli infortuni paiono essere tutti muscolari o legamentosi. Matteo Battistini ha una vecchia tendinite (che si porta dietro dai playoff di serie C del 2023), Andrea Beghetto ha un infortunio al flessore che non ha risolto. Gunduz ha rotto il crociato, Marrone e Louakima hanno delle lesioni muscolari. Unico assente non da infortunio è Mattia Tordini, che sconterà la sua squalifica. Una situazione data quasi per normale, non come eccezione, il che parla chiaro in merito al momento di grande difficoltà che sta vivendo la squadra: «Quando si subentra in queste situazioni ci si prende carico di tutto anche e soprattutto dei problemi che stiamo cercando di risolvere. Avevamo il dovere di alzare alcuni numeri atletici che non corrispondevano alla nostra idea di calcio e lo stiamo facendo, ma non bisogna dimenticare, facendo fede a quello che vedevo in campo, che alla prima partita ho notato gente stremata in campo dopo 60 minuti. Mentre, nell’ultima partita abbiamo fatto i cambi all’80°, e i giocatori stanno tenendo maggiormente il campo fino alla fine. Vorrei fare di più per dare una forma e un’identità a questa squadra ma non riuscirlo a fare nell’immediato è la mia frustrazione in questo momento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA