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Mercoledì 08 Dicembre 2021
Lecco: Battistini
un assist che sa di rivincita
Contro la sua ex squadra, il difensore centrale ha mostrato quanto vale e un notevole tempismo: «È stata una bella soddisfazione in una gara difficile, era molto importante fare punti e ritrovare un po’ di serenità»
Matteo Battistini è rinato. Difensore centrale e assist-man. Chi non aveva ancora capito perché il diesse Fracchiolla avesse fatto carte false per averlo, forse a Piacenza lo ha compreso.
Battistini è un difensore moderno, seppur esperto: bravo con i piedi e dal grande tempismo. Insomma, un difensore completo, anche se non fortissimo sui palloni alti (non è uno e novanta, per intenderci). Però con la sua esperienza riesce a ovviare anche a queste piccole debolezze. Per lui, ex capitano del Piacenza defenestrato, è stata una bella vittoria quella di Piacenza. Ancora oggi se la sta godendo. Pensando però a Seregno: «Domenica è stata una bella soddisfazione, a prescindere dall’assist che ho fatto a Vez (Vedran Celjak, n.d.r.), per il Lecco. Era molto importante tornare a fare punti e trovare un po’ di serenità».
Il segreto a scriverlo è semplice, ma a metterlo in pratica è più difficile: «Abbiamo lavorato tanto in queste settimane sulla fase difensiva. Abbiamo preso troppi gol su calci piazzati e palle inattive che sono fondamentali in questa serie. Il lavoro è servito tanto e si è visto a Piacenza. Ma poi, oltre al lavoro fatto in settimana, il successo è sicuramente frutto di tanta attenzione e concentrazione in partita». Difficile riabituarsi a un altro modulo? Dalla difesa a tre e al modulo offensivo di Zironelli al 4-4-2 di contenimento di De Paola: «Sì, è sempre difficile cambiare, ma sia io che Celjak abbiamo spesso giocato a quattro. È bastato un po’ di dialogo con il mister per riuscire a comprendere quel che voleva da noi».
Il 4-4-2 è il modulo migliore per riuscire a ridare certezze a una squadra scossa dalle sconfitte e dai tanti gol subiti. Inventarsi schemi nuovi, dopo tanta confusione e incertezza, sarebbe stato molto pericoloso. La difesa a quattro è l’unico “must” tattico per mister De Paola e anche a Battistini questa novità non è sgradita. Anzi. Celjak ha già ammesso di essere favorito dal nuovo schema. Il che vuol dire che si può procedere su questa strada senza dover per forza cambiare fra poche settimane. La difesa a quattro è un qualcosa su cui costruire: «A me non dispiace per nulla – ammette il centrale bluceleste – Io ho quasi sempre giocato a quattro. Anche in passato mi sono trovato bene con questo modulo. Poi tutto ovviamente dipende da come lo si interpreta, ma io sono sempre stato contento di giocare a quattro, dietro».
E forse è stata proprio questa ritrovata sicurezza ad aver costruito il successo in terra piacentina: «Era tanto che volevamo vincere. La partita è stata molto equilibrata. Non abbiamo avuto grossissime occasioni, ma loro meno ancora. La differenza l’hanno fatta la cattiveria e la volontà di portare a casa i tre punti. Le stesse caratteristiche messe in campo contro il Sudtirol, ma rovinate da quel gol preso su calcio piazzato. Di sicuro, però, non abbiamo fatto ancora nulla. Stiamo pensando alla prossima gara e sarà una partita dura».
Infatti ora arriva il Seregno. Squadra che ha nel carattere e nella grinta le proprie armi migliori. Si rischia di giocare poco a calcio e molto a calci. Sarà proprio così? Il difensore bluceleste sdrammatizza: «Noi dovremo fare la nostra partita pensando a noi stessi. Se giocheranno a calci e non a calcio ci faremo trovare pronti. Ma sarà più importante giocare a pallone perché alla lunga giocare a calci non porta buoni frutti. Per cui il mio augurio è che si giochi a calcio».
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