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Lunedì 21 Dicembre 2015
Lazzarini non si sente salvatore
«Le parate? Poco utili al Lecco»
Il numero uno ha salvato il pareggio a Crema con due interventi a tempo scaduto. «Sul risultato di 2-1 per noi, sarebbe stato tutto diverso» - «Ma lotteremo sino alla fine»
La delusione è palpabile. Il giorno dopo Pergolettese-Lecco, pur senza fare drammi, si respira aria se non di resa, di attesa. Si aspetta, cioè, di vedere come reagirà la squadra, dal 6 gennaio in poi, quando ci sarà la prima trasferta del girone di ritorno contro la Varesina, ai 13 punti di distacco dalla capolista Piacenza.
Hai voglia a parlare di speranze che non sono morte, di Piacenza che non può reggere a questi livelli, di squadra pronta a tutto. La matematica dice che per raggiungere e superare i biancorossi nel girone di ritorno ci vorrà un miracolo.
Il tutto dopo l’ennesima buona prestazione che, però, non è valsa i tre punti. Anzi. Tra i protagonisti anche il portiere bluceleste Cristian Lazzarini, classe 1995, che al 48’ ha salvato, per due volte in una sola azione, la propria porta dal gol della capitolazione, immeritato, ma comunque oggettivo.
«Anche il mio collega (Prisco, n.d.r.) ha fatto due grandi parate ma in due azioni distinte – si schermisce timidamente Lazzarini -. Io alla fine della gara ho trovato queste due parate che mi danno morale ma non servono moltissimo alla squadra. Fossero arrivate sul 2 a 1 per noi, sarebbe stato tutto diverso. Invece così quella parata doppia serve a poco ai fini della classifica».
«Se è finita? Non credo, almeno fino alla fine per noi ci sarà solamente da lottare. C’è ancora tutto il girone di ritorno. Certo è dura, perché sono tanti punti di distacco, ma bisogna tenere duro e andare avanti e sono convinto che potremo fare bene. Per me non è finito il campionato».
L’intera intervista su La Provincia di Lecco in edicola martedì 22 dicembre
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