Sport / Sondrio e cintura
Sabato 06 Gennaio 2018
L’arbitro Vedovelli fa carriera. Domani dirige Lazio-Petrarca
Il rugby valtellinese, in fondo, è una piccola realtà: basti pensare che appena tre società sono affiliate alla Fir. Eppure questo non impedisce che, nel corso della sua storia ultra cinquantennale, abbia fornito, e tuttora fornisca, diversi giocatori al massimo campionato nazionale. Al livello più alto è arrivato, proprio in questi giorni, Federico Vedovelli che, domani, arbitrerà la sua prima partita nel campionato d’Eccellenza: il confronto tra Rugby Lazio e Rugby Petrarca. Un riconoscimento alla bravura di un ragazzo di 22 anni che, tra l’altro, è freschissimo di laurea in Scienze Motorie, segno della sua capacità di pensare anche alla sua futura professione, perché di arbitraggio non si campa.
Una passione nata presta, quella di Federico, che a 10 anni entra a far parte dell’Under 11 delebiese, passando poi a Sondrio, dove si è fermato fino al primo anno dell’Under 20.
Da qui, la scelta, molto anticipata, di un futuro come arbitro, Infatti inizia ad arbitrare a livello regionale nel 2011, come “derogato”, ossia come giocatore e direttore di gara. Nel 2014 è ammesso all’Accademia Federale di Tirrenia, percorso di formazione triennale, e contestualmente promosso in serie B. Evidentemente sa il fatto suo e nel 2015 dirige il primo incontro in serie A. Esordio nel Trofeo Eccellenza nell’ottobre 2016. Ha già anche qualche esperienza internazionale, come il confronto Under 19 tra Francia e Irlanda (aprile 2017) e al torneo di Burgas (2017).
Evidentemente, la passione per il rugby non la si vive solo giocando, Vedovelli ne è la dimostrazione. Chissà che qualche giovane valtellinese non voglia seguire le sue orme.
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