Sport / Lecco città
Mercoledì 02 Novembre 2016
L’allarme di Pasinato
«Il Lecco è messo male
Rischia di retrocedere»
Calcio. La “bandiera” bluceleste soffre nel momento no. «Altro che squadra di vertice, non prendiamoci in giro. Dicano chi comanda e le istituzioni difendano il passato»
Lui è una delle ultime “bandiere” blucelesti ancora esistenti. Si chiama Antonio Pasinato e sta soffrendo perché vede il suo Lecco sprofondare sempre più in basso.
I giocatori, secondo lui, stanno dando tutto quello che hanno. Così pure il mister, che cerca di farli rendere al massimo. Ma per Pasinato il vero problema è capire chi sia al comando della società. Non aveva mai voluto parlare, prima. Ma l’ultima sconfitta è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso, perché è la settima su nove partite.
«Ad Alzano non c’ero e mi hanno detto che il Lecco non ha giocato male. Ma, d’altronde, avevo visto quasi tutte le partite in casa. E posso dire che siamo messi male. Ma non riesco a capire perché chi è in società non fa capire chiaramente come stanno le cose. Le ultime volte che avevo sentito parlare i dirigenti, stavano ancora parlando di campionato da protagonisti. Bisogna parlare con umiltà di salvezza, solo di questo, non prendiamoci in giro».
Il coriaceo difensore degli anni ’60, questa volta gioca in attacco: «Ci facciano sapere chi comanda. Uno prende Bertolini e l’altro lo manda via. E poi ritorna Cuoghi, contro il quale non ho assolutamente nulla. Non si capisce nulla. Anche la figura di Meregalli non la si riesce a inquadrare e il Comune o altre istituzioni dovrebbero sapere chi sta gestendo il proprio stadio. E, nel caso, impedirgli di accedervi. Siamo su tutti i giornali per cose non certo positive e questo non è giusto: il Lecco ha un passato che va difeso. È vero che erano altri tempi, ma non si può neanche essere sempre sui giornali per cose negative, economiche o sportive che siano».
L’intera intervista su La Provincia di Lecco in edicola mercoledì 2 novembre
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