Sport / Oggiono e Brianza
Venerdì 30 Gennaio 2015
La “zampata” di Pelucchi
Sprint d’autore a Mallorca
Matteo racconta la sua prima importante vittoria della stagione - «Volata decisa ai duecento metri dopo un gran lavoro di squadra»
Matteo Pelucchi inizia alla grande la stagione 2015, vincendo con autorità, come sa fare lui, allo sprint,il trofeo Trofeo Santanyi-Ses Salines-Campos a Palma di Mallorca.
La prima gara della stagione ciclistica per i professionisti, in terra europea, viene vinta dal ciclista lecchese Matteo Pelucchi, con il velocista del sodalizio elvetico della Iam Cycling che si è imposto allo sprint, proprio nella prima gara del Challenge Maiorca.
Il calendario, infatti, propone a Palma di Maiorca una serie di gare in linea (quattro), e fra l’altro, Pelucchi sarà impegnato domenica nell’ultima tappa dell’importante Challenge. Una volata di potenza: una vittoria voluta dalla Iam: dallo stesso Pelucchi, che è radioso.
Un buon momento
«Faceva parte dei nostri piani della mattinata - racconta il professionista di Rogeno -. Puntavo molto su questa gara perché sto attraversando un ottima condizione fisico atletica e quindi abbiamo preparato molto l’evento. La squadra ha fatto un lavoro encomiabile e perfetto».
A completare il trionfo italiano, al Challenge, è arrivato il secondo posto di Elia Viviani, al debutto con la maglia della Sky, con lo spagnolo Rojas al terzo posto e Nacer Bouhanni al quarto. Una classifica, quindi, dove emergono i grandi interpreti dello sprint a livello internazionale. Per questo motivo, la vittoria del ciclista di Rogeno, contiene una valenza di grande rilevanza tecnica ed agonistica. Lo stesso Matteo ci racconta la volata.
«A 500 metri dal traguardo c’era una curva difficile da interpretare. Grazie al lavoro della squadra mi sono trovato nella giusta collocazione: in quarta posizione. All’uscita della curva, il mio compagno di squadra si è spostato, e mi sono trovato alle spalle di Elia Viviani. Ai 200 metri sono uscito con grande sicurezza. Una bella sensazione, una bella gamba. Ho capito che avevamo fatto tutti molto bene il nostro dovere. Ritornare al successo è qualcosa di fantastico, di straordinario».
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