La Sertori si dà anche al vino. Un binomio per puntare in alto

La nuova partnership tra Consorzio Vini di Valtellina e il Rugby Sondrio è stata presentata questa mattina al “Tabernario-Enoteca delle Alpi” di Sondrio.

Un percorso comune che non è una novità assoluta, in quanto, proprio nella prima parte degli anni 80, con la stessa sponsorizzazione, la squadra del capoluogo pervenne per la prima volta in serie B, ma che ora assume una connotazione diversa, come ha spiegato il consigliere Andrea Gandossini, responsabile della comunicazione: «Il Consorzio vuole fornire un appoggio a progetti virtuosi, rivolti soprattutto al mondo giovanile, di cui lo sport è una delle espressioni più importanti e attraverso il quale riteniamo possibile effettuare un’efficace promozione delle eccellenze valtellinesi. È una strada che abbiamo già intrapreso e, sempre per restare nello stesso campo, sperimentato positivamente nella Wine Trail». Il presidente del club, Alfio Sciaresa, che negli anni della sponsorizzazione “Valtellina Vini” vestiva questa maglia, ha fatto notare il parallelismo tra questo sport e il nostro vino: «Entrambi hanno radici comuni, sono espressione del nostro territorio, anche perché il gioco che esprime la nostra squadra si basa sulle qualità tipiche dei valtellinesi. Nelle nostre trasferte diventeremo, così, una sorta di ambasciatori del vino valtellinese». «Il nostro vino è un prodotto che possiamo far conoscere su un territorio molto ampio» ha evidenziato Francesco Di Clemente, giocatore e consigliere della società. Il presidente di Coldiretti, Alberto Marsetti, ha affermato: «Questo connubio mi affascina, perché il rugby è lo sport di squadra per eccellenza, dove ben si evidenzia il concetto di comunità. Credo che il nostro prodotto tipico e la squadra di palla ovale possano darsi un aiuto reciproco per la crescita del nostro territorio». La Sertori porterà con sé, in ogni trasferta – e consegnerà anche in casa alle formazioni ospiti – qualche bottiglia del vino “Insieme”, denominazione espressiva, anche perché espressione non di un singolo marchio, ma di tutto il settore, un vero e proprio “ambasciatore” dell’intero mondo vinicolo di valle.