Sport / Tirano e Alta valle
Sabato 03 Ottobre 2015
La serenità di Fede: «A Rio non penso
ma mi alleno bene»
Pellegrini al lavoro all’Aquagranda di Livigno assieme ai compagni della squadra azzurra. «La favorita stavolta non sono io, però mi diverto. Mi piacerebbe essere la portabandiera, ho dato la mia disponibilità».
Sono bastate poche bracciate della leggenda del nuoto italiano per far entrare la piscina di Aquagranda nella storia provinciale.
Mai nessun impianto locale aveva ospitato una campionessa olimpionica. È il potere di Federica Pellegrini, capace di trasformare in oro tutto quel tocca. Il collegiale in altura che terrà gli azzurri nel Piccolo Tibet ad allenarsi fino al 17 ottobre, di fatto rappresenta la prima tappa verso Rio de Janeiro, dove la veneziana di Mirano non va certo per scoprire le differenze col Carnevale di casa sua, ma per mettere un’altra gemma olimpionica in una carriera inimitabile.
Costretta spesso ad avere su di sé tutti i pesi del pronostico in quanto atleta da battere, questa volta la Fede nazionale potrà raggiungere il Brasile con molta più tranquillità visto che tutte le attese e le responsabilità di vittoria, anche per i 200 stile libero dei quali lei detiene il record mondiale, sono tutte sul nuovo fenomeno del nuoto mondiale, la giovanissima americana Katie Ledecky, che ha fatto incetta di ori ai Mondiali kazaki.
«La grande favorita è lei, io non vado per vincere. Gli stimoli ci sono perché nuotare è il mio divertimento e dopo ogni successo, ma anche dopo una sconfitta, si riparte da capo - spiega Fede -. Per scaramanzia al risultato di Rio non penso, ora mi alleno bene. Mi piacerebbe essere la portabandiera, ho dato la mia disponibilità».
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