
La nuova vita di Kwadzo: addio canoa, ora la sfida è il lancio del giavellotto
Dervio
Kwadzo Klokpah ha deciso di rivoluzionare la sua vita sportiva, passando dalle fredde acque del Lario alla pista di atletica. La decisione è maturata da qualche mese, ma solo recentemente il derviese ha fatto “coming out”, partecipando ai Campionati italiani Indoor di atletica paralimpica, pur da fuori classifica. A far cambiare direzione al due volte atleta paralimpico diversi fattori che però partono da un punto preciso, ossia dalla morte dell’ex allenatore Giovanni Lozza. «
Non avere più l’allenatore vicino a casa per me è stata una difficoltà enorme, gli allenamenti a distanza non sono utili - dichiara - in più anche a livello federale non mi sentivo molto in sintonia col direttore tecnico Stefano Porcu. Inoltre penso di essere arrivato al massimo che potessi fare su una canoa, quindi ho deciso di accettare una nuova sfida. Già a Parigi avevo capito che qualcosa non andava, ci sono arrivato “tirato” sia fisicamente che mentalmente». Dopo aver deciso di abbandonare lo sport che tante soddisfazioni gli ha dato - due partecipazioni olimpiche nel KL3 200, oltre che un sesto posto ai mondiali di Duisburg nel 2023 - Klokpah ha scelto di intraprendere una nuova sfida nell’atletica leggera, settore lanci. «Ho cercato uno sport che potessi fare non troppo lontano da casa, così ho scelto l’atletica. Devo dire che il lancio del giavellotto è uno sport che mi ha sempre affascinato, ma non pensavo fosse così difficile. insieme al disco è davvero molto tecnico, basta anche un piccolo movimento sbagliato per rendere inutile tutto lo sforzo»
Venerdì scorso Klokpah è stato visitato dai “classificatori nazionali” che l’hanno inserito in categoria F57, la più alta di quelli che lanciano da seduti. Tra sabato e domenica ha poi partecipato ai Campionati Italiani Indoor - da fuori classifica, visto la classificazione appena ottenuta - ottenendo risultati strepitosi. Sabato è arrivato secondo nel lancio del disco (23.50 m.) e primo nel lancio del peso (8.82 m.), battendo di un centimetro il campione italiano. Domenica è andata ancora meglio nel lancio del giavellotto: il lecchese ha scagliato l’attrezzo a 28.18 metri, a soli diciotto centimetri dal record italiano.
«Ho gareggiato con la “Freemoving” di Monza. Una volta smesso con la canoa, li ho contattati. Ieri ho conosciuto tutta la squadra, è stata una bella esperienza». Con un esordio così esplosivo, sognare non costa nulla. «Io lo sport lo faccio sempre con un obiettivo, diciamo che il sogno sarebbe quello di andare alle paraolimpiadi di Los Angeles 2028». Il primo vero riscontro in gare Klokpah lo avrà il prossimo 5 aprile, quando avverrà l’esordio ufficiale sulla pista d’atletica di Genova.
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