Sport / Sondrio e cintura
Venerdì 09 Dicembre 2016
La nuova sede? Se la costruiscono loro. Altri 30mila euro per realizzare il sogno
Non solo finanziamenti ma anche una raccolta fondi privata per completare i lavori. L’edificio, punto di riferimento per 350 ragazzi, sarà pronto per il prossimo mese di aprile
Cresce la casa del rugby, e cerca anche forme di aiuto per una struttura che migliorerà ulteriormente il patrimonio sportivo del capoluogo. L’iniziativa nasce da una iniziale necessità del Sondrio Rugby di avere un luogo fisico a cui appoggiarsi nello svolgimento della regolare attività sportiva che coinvolge oltre 350 ragazzi di tutta la provincia.
Da questa necessità iniziale è stato poi sviluppato un progetto più articolato: la “Casa” vuole diventare un luogo adatto allo studio dei ragazzi e anche uno spazio ricreativo-aggregativo per equilibrare il loro carico mentale con una buona dose di attività fisica, socializzazione e divertimento. Una vera e propria sede sociale, insomma, ma anche molto di più. Un ambiente positivo, ricco di valori e protetto, ma aperto all’intera collettività che potrà godere dei nuovi spazi, interni ed esterni, che oltretutto riqualificheranno un’area ciclo-pedonale all’ingresso di Sondrio che si avvia a diventare sempre più accogliente e ben curata. L’obiettivo adesso è quello di raccogliere, grazie all’associazione “ Insieme Doniamo”, la somma mancante alla realizzazione del progetto pari a 30mila euro.
Ad accompagnarci nel procedere del progetto, passo per passo, è Francesco Di Clemente, l’architetto progettista dell’intera struttura, nonché noto giocatore della Sertori. «Gli scavi sono iniziati a fine agosto e a inizio settembre si sono predisposte le fondazioni e gli allacci ai sottoservizi - spiega il professionista-giocatore -, mentre a ottobre e stato posato il prefabbricato in calcestruzzo, della struttura del piano terra, che ospiterà i quattro spogliatoi. Si sono poi fatte delle sistemazioni esterne e si sono completate le opere accessorie a conclusione della struttura del piano terra, mentre a novembre si è posato il prefabbricato in legno. Al momento è finita la realizzazione della struttura prefabbricato in legno (quella che ospiterà la sede), e parte della copertura e si sta realizzando la restante parte di copertura che sarà ultimata presumibilmente entro Natale. Nel frattempo, si stanno realizzando le partizioni interne dei locali spogliatoi, servizi igienici del piano terra e in contemporanea si sta posando l’impianto idro-termo-sanitario sempre partendo dal piano terra».
La domanda, scontata, è quando l’imponente struttura sarà completa e usufruibile: «Bisognerà avere ancora un po’ di pazienza. Anzitutto occorre completare la copertura per meglio lavorare d’inverno. Se tutto procederà senza intoppi, la fine dei lavori è prevista per aprile-maggio». E il lato finanziario dell’iniziativa? «A oggi è arrivato il contributo della Provincia e siamo in attesa di quelli del Bim e le Comunità montane. A fine lavori, arriveranno quelli della Fir (la Federazione Italiana Rugby) e quelli derivanti dall’iniziativa di crowdfunding, da cui ci aspettiamo un buon risultato».
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