La nuova scommessa di Goretti
Sarà coach del team ungherese
Dopo l’esperienza con la nazionale messicana di canottaggio il mandellese sbarca a Budapest: «È una bella sfida, il primo obiettivo è di qualificare un armo per Rio 2016»
Il mandellese Eros Goretti non finisce mai di sorprendere. L’anno scorso è stato chiamato ad allenare la nazionale messicana di canottaggio. Ora ha intrapreso una nuova tappa della sua carriera internazionale. L’allenatore, 58 anni, vinta due volte la partita della vita contro due tumori allo stomaco, risponde presente all’appello lanciato da Benyi Tamas Szabolcs, presidente del canottaggio ungherese, volando a Budapest per “prendere in mano” la nazionale magiara.
Un due senza e due doppio, uno leggero e uno pesante: tutti maschili, nessuno dei tre equipaggi nei primi 20 posti ai Mondiali di Aiguebelette. Un compito senz’altro non facile, ma è certo che Eros saprà garantire adeguato contributo professionale, finalizzato alla crescita dei settori assoluti in direzione Rio de Janeiro, ma anche entusiasmo e passione.
La moglie Marina, i figli Martino (componente del quattro senza pesi leggeri che ai Mondiali di Aiguibelette ha ottenuto la qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016) e Valentina lo sosterranno anche in questa avventura.
«Perchè non riprovare – ammette – visto che sono stato fortunato ad avere un’altra occasione? In Messico non ho trovato terreno fertile per seminare, anche se con molti atleti ci sentiamo quasi giornalmente e mi chiedono consigli. Problemi legati a giochi di potere in seno alla federazione messicana, non mi garantivano tranquillità mentale, quindi ho deciso di lasciare. Dopo due giorni insonni, infatti, non mi è stato difficile scegliere a favore della mia famiglia che 14 mesi prima avevo lasciato».
Il servizio su La Provincia di Lecco in edicola giovedì 19 novembre
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