Inebriante sensazione: guardare tutti dall’alto in basso. E fa niente se magari sarà solo per 24 ore in attesa che anche il resto della giornata si completi. Oggi l’Acqua Vitasnella è prima da sola e basta questo per lasciare il Pianella con un sorriso.
«Sino a ieri eravamo una squadra che puntava a fare sempre un canestro in più dell’avversaria. Contro Reggio Emilia abbiamo cambiato pelle, pensando prima a spenderci in difesa. Ecco questa è la chiave del nostro successo», entra subito nel cuore della partita Pino Sacripanti.
«A noi è servito tantissimo l’inserimento di Marconato perché di fatto, con lui, non abbiamo apportato nessuna modifica ai nostri giochi e questo è un particolare di primaria importanza. Tecnicamente è stata una partita molto interessante, soprattutto dal punto di vista difensivo, con l’isolamento di White da parte di Aradori oppure la difesa in movimento sul pick’roll con il nostro lungo pronto a fare un passo verso l’altro lungo, il buon lavoro su Cinciarini. Insomma una partita ben giocata da parte della mia squadra, anche se alla voce palle perse potevamo fare meglio».
Il coach canturino aggiunge: «I nostri avversari hanno dimostrato di essere una squadra ben costruita e ben allenata, L’innesto di Kaukenas l’ha resa ancora più pericolosa. Per batterli, lo ammetto, abbiamo avuto anche un briciolo di fortuna dalla nostra parte, tipo il tiro impossibile di Gentile all’ultimo secondo del terzo quarto».
Nell’emergenza dell’assenza prolungata di Cusin, Uter si è calato nei panni del centro protagonista, tanto da uscire dal campo incoronato come MVP: « Adrian ha disputato una signora partita – afferma Sacripanti gongolante –. Sa che abbiamo bisogno di lui e non ha tradito le aspettative. E’stato bravo a farsi trovare pronto. Solo che adesso dobbiamo lavorare ulteriormente per migliorare il discorso del piede perno poiché 4 delle sue 5 palle perse sono imputabili a infrazioni di questo genere. Ora voltiamo pagina e prepariamoci alla trasferta di martedì a Parigi, appuntamento a cui teniamo in modo particolare».
Max Menetti, coach di Reggio Emilia, applaude i vincitori: «Hanno meritato la vittoria perchè hanno giocato meglio di noi. Purtroppo abbiamo iniziato a difendere solo nel secondo tempo gestendo male i possessi per rientrare in partita». n Dino Merio
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