La corsa rosa

si deciderà in Valle Spluga

Ciclismo. Confermata la grande frazione che dalla Svizzera attraverso il Passo arriverà all’Alpe Motta. Niente passaggio sul Lago di Como e niente fondovalle, la carovana scenderà a Isola poi Campodolcino e Madesimo

Campodolcino

Da Verbania alla Valchiavenna il 29 maggio. Confermata, ma su questo ormai c’erano pochi dubbi, la penultima tappa della 104a edizione del Giro d’Italia dei professionisti che partirà da Torino.

Un Giro che celebrerà i 160 anni dell’Unità d’Italia, i 700 anni dalla morte di Dante, i 90 anni dall’introduzione della Maglia Rosa come simbolo del primato, i 100 anni del compianto Alfredo Martini.

“La gara più dura del Mondo nel Paese più bello del Mondo” è il motto della corsa organizzata da Rcs Sport e di bellezza ce ne sarà parecchia quest’anno.

Da questo punto di vista la tappa che vedrà protagonista l’Alpe Motta di Campodolcino non sarà seconda a nessuna. Né per durezza né per bellezza. La “cattiva”, si fa per dire, notizia è la conferma del fatto che gran parte del percorso attraverserà il Ticino in territorio svizzero. Farà rientro in Italia al Passo dello Spluga. Dal “Passo Sublime” si scenderà a Isola di Madesimo e Campodolcino per poi risalire fino a Pianazzo, sempre Madesimo, e, quindi, imboccato il tracciato della vecchia Statale in disuso, passaggio nell’abitato di Madesimo e arrivo all’Alpe Motta. L’altra ipotesi, uno sconfinamento in Svizzera con rientro a Menaggio e risalita lungo il Lario fino alla Valchiavenna, è stata scartata.

Ne è uscita una tappa sicuramente più interessante dal punto di vista sportivo e per la spettacolarità del contesto paesaggistico. Soddisfazione generale in Valchiavenna.

Tutti i dettagli e altre foto, negli ampi servizi della pagina speciale dedicata alla tappa chiavennasca del Giro d’Italia, su “La Provincia di Sondrio” in edicola giovedì 25 febbraio.

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