«Ingenui e nervosi, ecco i nostri errori

Adesso tutti uniti contro il Ciserano»

È il Bertolini pensiero a tenere banco, anche a quattro giorni dalla sfida persa contro l’Olginatese. Il suo è un “j’accuse” interno. O, meglio, una confessione a cuore aperto, come solo lui sa fare nel calcio moderno. È un ammettere pregi e difetti, limiti e mancanze. Non per giustificare, ma per spiegare. E andare avanti.

«Non siamo ancora nella normalità – ammette – e non sto cercando scuse. A partire dagli allenamenti: martedì e mercoledì a Oggiono, giovedì e venerdì a Valmadrera, sabato al Rigamonti-Ceppi. Due giorni sul sintetico, due sui prati del Rio Torto, uno allo stadio con annessi e “sconnessi”. Poi allenarsi in 15-16 giocatori non è come farlo in 20 o 22. Tantissimi sono molto giovani».

«Per noi avere due squalificati come Marcone e Locatelli non è paglia. Avete visto Cannataro che non stava bene e ha fatto mezzo tempo, Matic che non poteva giocare... Se a noi mancano due giocatori, mi giro in panchina e faccio fatica a trovare delle soluzioni. Con le squalifiche di Karamoko e Meyergue di ieri, siamo daccapo. Non ho molte alternative».

Ma ora l’obiettivo è vincere domenica contro il Ciserano.

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