Sport / Sondrio e cintura
Mercoledì 19 Marzo 2014
Il Sondrio Calcio
in lutto, è morto
Francesco Maraschi
Del Sondrio è stato giocatore, allenatore, dirigente - Una bandiera, una colonna
Sondrio calcio in lutto per la scomparsa dopo lunga malattia di Francesco Maraschi, scomparso lunedì pomeriggio.
Era nato nel 1933 a Lodi. Del Sondrio è stato giocatore, allenatore, dirigente. Una bandiera, una colonna: «Abbiamo perso anche un grande amico» afferma parlando col cuore il direttore generale della società del capoluogo, Habib Zallouz- con quale Maraschi ha condiviso la parte finale della sua lunga storia d’amore col Sondrio, quella della gestione Mostacchi. Ma la perdita di Francesco “Ciccio” Maraschi colpisce l’intero mondo del pallone valtellinese perché lo conoscevano tutti e soprattutto lui era l’uomo più conosciuto nelle società professionistiche.
Gli aprivano i cancelli di Milanello o di Appiano Gentile: gli bastava prendere in mano il telefono e le porte si spalancavano. Tante amicizie nel pallone che conta le fece grazie al fratello Mario, classe ’39 che in serie A gioco molti anni. Negli ultimi anni gli piaceva fare il talent scout e tutti i ragazzi valtellinesi che hanno avuto l’opportunità di fare un provino con club prestigioso devono probabilmente dire grazie a questo straordinario conoscitore del calcio.
«Quel lì le bon» era la sua celebre frase dopo aver individuato un ragazzino che aveva il passo, la coordinazione per giocare al pallone. Ha vissuto i momenti più belli e anche meno belli della lunga storia del Sondrio. Quando il presidente Oriano Mostacchi ha rilevato una società ormai fallita, l’esperienza di Maraschi fu fondamentale per guidare l’entusiasmo di un giovane presidente e dei suoi collaboratori.
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