Il ricordo di Angeloni

“Barone” del calcio

Negli anni Settanta ha cresciuto tanti giovani lecchesi. Ulderico Mazzoleni, da ex allievo, racconta: «È stato un mito, ci faceva divertire giocando»

Calcio

Il “Barone” Alfredo Angeloni, classe 1928, scomparso recentemente, non è stato solamente un grande “speaker” radiofonico, un animatore di balli al circolo Farfallino e un uomo di grandissima cultura musicale.

È stato il “padre putativo” di tantissimi piccoli calciatori negli anni d’oro della Calcio Lecco. Anni durante i quali, mentre l’indimenticato Nino Meregalli cercava talenti per la prima squadra, lui, il “Barone” cercava soprattutto bambini che avessero voglia di giocare al “Fuball”, negli anni Sessanta/Settanta, come si chiamava allora il pallone con un inglesismo dialettizzato. Una passione soprattutto nel crescere i piccoli talenti, di società lecchesi e anche quelli che indossando il bluceleste del Lecco.

A parlarci di Alfredo è uno di quei ragazzi cresciuto nel vivaio bluceleste, all’ombra del Resegone, che poi ha continuato a giocare per anni. Ulderico Mazzoleni era uno dei protagonisti di quella stagione felice: «Con me e con lui giocava anche il figlio Chicco (Enrico, n.d.r.), e per noi è stato un vero e proprio padre calcistico. Ci faceva divertire un mondo. Ci dava nomi altisonanti e ci faceva fare tornei davvero appassionanti per noi che avevamo dai 12 ai 15 anni… Per me il “Barone” è stato un mito. Una persona eccezionale».

Servizio su La Provincia di Lecco di martedì 17 marzo

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