Sport / Sondrio e cintura
Venerdì 20 Aprile 2018
Il presidente Mostacchi pensa al futuro
«Per la serie D serve un cambio radicale»
Calcio Eccellenza, il numero uno del Sondrio esulta per la promozione ma guarda già avanti. «Anni fa avevamo mantenuto una mentalità da Eccellenza. Quella invece è una realtà diversa».
Dietro i grandi risultati sul campo, negli allenamenti e nelle partite, che hanno portato il Sondrio a conquistare la serie D, c’è stato il costante lavoro dei dirigenti biancazzurri che con impegno, passione e dedizione hanno costruito, partendo da lontano, il successo nel girone B del campionato d’Eccellenza. «Per noi la soddisfazione è tantissima - ha ammesso il presidente del Sondrio Oriano Mostacchi - e la promozione è un riconoscimento a quanto abbiamo fatto durante l’estate. L’anno scorso siamo stati criticati per quanto fatto con l’allenatore e abbiamo sostituito molti giocatori del gruppo storico e in questo l’ex mister Bertani ci ha dato una mano. L’anno scorso siamo partiti male, poi siamo cresciuti e con un po’ di fortuna in più avremmo centrato i playoff. In ogni caso abbiamo costruito la base per il percorso trionfale di questa stagione».
Una stagione in cui il presidente Mostacchi individua un momento chiave nel marcato invernale: «Abbiamo vinto il campionato - ha sottolineato il numero uno biancazzurro - quando a dicembre, da primi in classifica, abbiamo effettuato due innesti importanti: in questo modo abbiamo fatto capire che volevamo raggiungere il traguardo, abbiamo alzato l’asticella e fatto sì che i giocatori mantenessero sempre alta la tensione. In questo campionato siamo partiti “come una schioppettata”, poi abbiamo tenuto e c’è stata anche un po’ di paura, ma neanche nei sogni più reconditi mi sarei immaginato di vincere con due giornate d’anticipo».
E allora la gioia e la soddisfazione vanno condivise, oltre che con gli altri dirigenti, anche con gli altri artefici di questa cavalcata trionfale: «Sono contento per mister Luca Colombo, che è stata una scelta sofferta, - ha spiegato Mostacchi -, devo dire grazie agli sponsor, in particolare a Creval che ha ancora creduto in noi, e fare una dedica speciale ad Habib [Zallouz, il direttore generale del Sondrio n.d.a.] che è con me da 25 anni, vive ancora tutto con il cuore ed è una persona di cui mi fido totalmente. Come ho detto ai giocatori, invece, l’immagine che mi porterò sempre dentro di quest’anno è quella di un gruppo veramente unito: abbiamo sempre avuto buoni gruppi, ma forse c’era più finzione rispetto ad adesso. Anche quest’anno c’è stata qualche problematica, ma sempre leale e tutti i giocatori hanno lottato per la maglia».
Ora è tempo di festeggiare e la società sta pensando a un momento di celebrazione insieme ai tifosi nel post-partita della gara casalinga di domenica contro il Brugherio, ma la serie D è già nella mente del presidente Oriano Mostacchi e dei dirigenti del Sondrio e non manca qualche timore: «C’è anche preoccupazione - ha ammesso Mostacchi - per il percorso che ci aspetta: lo abbiamo già affrontato e siamo consapevoli che sarà difficile e problematico. Dovremo fare un certo tipo di cambiamento, cosa non fatta 3-4 anni fa quando abbiamo affrontato il campionato con un’impostazione da Eccellenza, mentre in realtà la serie D è profondamente diversa».
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