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Giovedì 21 Settembre 2017
Il Lecco reagisce
ma basta prendere pugni
Serie D. Enrico Bignotti è uno dei simboli della nuova squadra bluceleste ma lui per primo sa di doversi sbloccare. «Siamo propositivi ma quando subiamo una ripartenza ci abbassiamo troppo, con la Virtus non dovrà accadere»
Enrico Bignotti è un “top player”. E su questo non si discute. Ma una cosa è avere in squadra un nome, e un’altra è avere la sua prestazione. Bignotti sa di non essere al meglio, ma di sicuro sa che la gente, e la società, si aspettano di più.
«Non so cosa mi succeda, ma non sono ancora al top della condizione. Non è questione fisica, perché sto bene. Probabilmente è più una questione mentale. So di avere nei piedi il dribbling, la capacità di saltare l’avversario 9 volte su 10, quando lo punto. Non mi sta riuscendo e quando mi riuscirà saprò di essere uscito dal tunnel».
Di sicuro non è il primo a parlare di condizione da trovare. E non si riferisce (tanto) a quella fisica, visto che la squadra nel secondo tempo pare correre più, e meglio, rispetto al primo.
Di sicuro però ad Alzano contro la Virtus Bergamo, seconda squadra bergamasca da incontare consecutivamente dopo il Pontisola, ci sarà da soffrire.
Ma il Lecco deve essere sempre più convinto delle proprie possibilità.
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