Pro Vercelli-Lecco è la partita che, in questa settimana da tour de force, più di altre preoccupa mister Francesco Baldini. Sulla carta, però, Lecco-Arzignano, vera e propria “battaglia”, doveva essere più semplice. E non lo è stata affatto. Per cui le previsioni della vigilia lasciano sempre il tempo che trovano e il Lecco stasera al Piola di Vercelli alle 20,45 è atteso da una vera e propria prova di maturità. Per ora ha faticato a ottenere le due vittorie consecutive contro Triestina e Arzignano. Ma, di contro, non ha mai mollato ed è stato capace di rispondere sempre colpo su colpo a tutte le insidie portate dagli avversari. Ora contro una nobile del torneo, deve confermarsi. Sarà dura perché sono tanti gli assenti: Di Gesù, Lepore e Marrone non ci saranno. Ovvero un centrocampista e due difensori. E Marco Frigerio non si sa se potrà scendere in campo. Insomma, emergenza piena, come contro l’Arzignano insomma. Giorgio Galli però sta meglio. E cercherà di buttare il cuore oltre l’ostacolo in questa difficile trasferta. “Sicuramente recuperare a livello fisico dopo due partite in quattro giorni è dura – esordisce -. E abbiamo qualche assenza importante, di esperienza. Chi andrà in campo deve farsi trovare pronto, sul pezzo, attento. La Pro Vercelli arriva da quattro sconfitte una in fila all’altra e non dobbiamo permettere loro di trovare l’entusiasmo giusto per uscire da questo periodo, ma continuare noi il trend che loro hanno preso e non dare loro modo di venirne fuori”.
Si sono visti tanti moduli diversi. Ma Galli e Ilari sono sempre vicini. Come nell’anno della promozione… “Carlo è un grande giocatore, molto intelligente – spiega il centrale lecchese - . Sa come stare in campo in ogni frangente. È facile stare vicino a lui. Ha il vizio del gol, sa come attaccare l’area, ma sappiamo come bilanciarci a vicenda. A due o a tre, io mi trovo molto bene. Viene a legare il gioco, è un giocatore completo”. Tanti i veterani dietro questi successi. C’è qualche somiglianza con il gruppo che costruì il miracolo serie B? Galli nicchia: “Molto presto per fare paragoni con quella stagione. In quell’annata avevamo avuto difficoltà iniziali, che portarono a un esonero (di mister Tacchinardi per Foschi, n.d.r.) però al momento si sta creando un bel gruppo, un bell’ambiente; siamo tutti uniti e tiriamo tutti dalla stessa parte. Questa cosa non può che migliorare”.
Cosa manca a questo Lecco per concorrere ai primi posti? Forse la convinzione di essere forte. E molti errori “gratuiti” da cancellare. “Parlare di posizioni di classifica dopo solo sei partite è prematuro. È appena iniziato il campionato. Noi pensiamo a fare il nostro percorso, a fare il meglio possibile e solo alla fine tireremo le somme. Sicuramente siamo un gruppo relativamente nuovo, con qualche giocatore del vecchio corso. Con il tempo le risposte arriveranno da sole”. E, naturalmente, tutti sperano siano le più positive possibili. Per ora il Lecco deve pensare a consolidarsi, a trovare certezze e a non uscire dal binario che si sta costruendo, quello di una squadra compatta, solida, che non lascia mai nulla d’intentato sulla strada della vittoria. E che sa soffrire con ogni stilla di sudore fino al 90° e oltre…
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