Sport / Lecco città
Martedì 26 Gennaio 2016
Il Lecco non sa chiudere le gare
«Dobbiamo essere più concreti»
Il giovane Di Gioia analizza i limiti caratteriali della squadra, bloccata dall’Olginatese - «Dobbiamo rimanere uniti, non pensare più al Piacenza e fare di tutto per restare secondi»
È un giovane, sulla carta, ma ormai è contato tra gli esperti. Davide Di Gioia, classe 1996, da veterano bluceleste qual è, non nasconde la sua delusione per la piega che sembra aver preso il campionato nelle ultime gare disputate dai blucelesti: «Nelle ultime partite ci sono sempre stati questi episodi che ci hanno condizionato. Un rigore e un’espulsione che ci hanno messo nei guai, quelle di domenica. Cosa ne penso dell’episodio? Ero lì vicino ma ho visto poco. Ho visto che Lazzarini aveva la sfera in mano e poi ho visto il cartellino rosso a Turati. Marco (Turati, n.d.r.) negli spogliatoi ci ha spiegato che lui si è appoggiato e Mazzini è andato giù subito. È stato bravo e furbo. E così, inevitabilmente, ci ha fischiato contro rigore. Peccato perché avremmo dovuto vincerla questa partita».
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