Il Como travolto due volte dal Lecco

Eppure ora festeggia la serie B

Il pensiero è pungente. Per tutti i blucelesti (tifosi e addetti ai lavori) che in queste ore non parlano d’altro: “Può un Como che perde 0-7 (punteggio aggregato fra andata e ritorno) con il Lecco, dare allo stesso Lecco 12 punti di distacco (per ora), sprintare e andare in B di filato?”. Risposta: ha potuto. Ultima domanda: “Ma allora chi è più forte?”. Risposta: dipende da cosa si intende per “forte”. Forte è un Como che perde malissimo due derby (che resteranno nella storia del calcio lariano); un Como sconcertato che pure, tatticamente inferiore al Lecco, si mostra reattivo, coeso, operaio e umile. In una parola: resiliente.

Si piega, tocca (cade a) terra; torna su; in cima. Risalendo con animo e vittorie continue (quasi mai spettacolari). I campionati si vincono così; al netto della qualità (forza) tecnica, agonistica e della ricchezza (in senso metaforico e non). Ma “forte” è anche un Lecco capace di vincere 6 gare (pareggiarne una e perderne solo un’altra) con le prime quattro in classifica; le uniche davanti.

Un Lecco che quando “ingarra”, deborda e maramaldeggia. Una “forza” radicalmente diversa da quella del Como. Un Lecco che vive di fiammate - accese/spente - a seconda dell’avversario. Un Lecco dirompente, ma instabile.