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Martedì 20 Giugno 2017
I tifosi non dimenticano
Un saluto al “sciur Mario”
Sostenitori del Lecco hanno lasciato sulla tomba della famiglia Ceppi un toccante messaggio
«Quando ho letto ciò che era rimasto all’interno di una busta di plastica depositata sulla tomba di mio zio mi sono commosso...».
A parlare è il lecchese Carlo Rizza, 80 anni, il cui zio in questione era che il grande presidente del Calcio Lecco, il ragionier Mario Ceppi, autore di un grande “miracolo”: portare negli anni Sessanta una squadra di provincia sino alla serie A.
Ebbene l’ingegner Rizza, spesso fuori città, solo di recente, durante una visita alla tomba della famiglia Ceppi, ha rinvenuto, accanto alla stele in cui compare la foto di Ceppi e le date di nascita e morte (18 agosto 1904 – 15 giugno 1985) una cartelletta in plastica con all’interno un foglio a tinte blu e celesti con scritto: “Martedì, 6 dicembre 2016. Nel giorno più triste della Calcio Lecco 1912 un omaggio e un ricordo all’unico, vero Presidente. Ciao Sciur Mario. Forza Lecco”. Documento esposto dopo il fallimento societario del dicembre scorso.
«Era una sorta di cartelletta ormai deteriorata dai mesi sotto il sole e l’acqua – dice Rizza -. Ma si era salvato quel foglio con quella dedica che, lo ripeto, mi ha commosso. Mi spiace non essermene accorto prima, ma ne approfitto ora per ringraziare i tifosi per questo gesto gentile e delicato nei confronti di mio zio. Lui che amava sopra ogni cosa la sua squadra e la sua città».
Parole dette con molta sincerità da chi come Carlo Rizza ha avuto un ruolo speciale nella vita di Mario Ceppi: «Certamente, non lo mai nascosto – prosegue Rizza -. Rimasi orfano che avevo solo 10 anni e lui fu per me un padre. Sia come insegnamenti di vita che come amore vero e proprio. Detto questo potete ben capire cosa abbia rappresentato per me, per la mia vita, ancora oggi che sono un nonno, la figura di Mario Ceppi. E il Lecco da noi era di casa».
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