I precedenti con i Leoni del Garda. Avversarie anche in B

«Ragazzi che bestia nera». No, Feralpi-Lecco non porta bene: malgrado sia una rivalità recente – relativa agli ultimi 15 anni al massimo – Leoni del Garda e Aquile blucelesti vantano un trend di risultati che, a vederli, vien voglia di non pensarci (almeno su questa sponda del Lario). Parlano i numeri: dall’annata 2010-2011 Lecco e Feralpi si sono affrontati 9 volte: 8 volte in campionato; 2 in quarta serie, 4 in terza serie, 2 volte in B; e in un’occasione in Coppa Italia di serie C. Il bilancio? Solo 2 vittorie per il Lecco, 2 pareggi e ben 5 successi per la Feralpi Salò, che naturalmente è pure in vantaggio con le reti (12 a 5).

Eppure la storia delle sfide fra i due club – si ricordi che la Feralpi Salò è di recente fondazione (2009) – era partita in modo molto promettente: con una vittoria del Lecco al “Turina”, dove domani (alle 17.30) i lariani andranno a far visita ai verdeblu di Diana. Era il campionato 2010-2011 (di Lega Pro 2, girone A; per la 13^ giornata) quando il Lecco allenato da Roselli – peraltro lanciatissimo ai primi posti in classifica – vinse 0-1 con gol di Pippo Fabbro (alla 9^ rete in 13 gare) già al 13’. Al netto del fatto che quel campionato bluceleste fu un disastro nella seconda parte, già nella gara di ritorno (1-3 per i gardesani) si capì che la convivenza per il Lecco sarebbe stata problematica.

Infatti nei successivi 8 incontri da quell’esordio del Turina, il Lecco avrebbe poi una sola volta (nel 2021-2022; 1-0 con gol di Iocolano) ma mai più in trasferta. Almeno fino a domani.

Peraltro, all’ultima trasferta (virtuale, visto che si giocava al “Garilli” di Piacenza), è legato uno dei ricordi più brutti della scorsa annata di B. Sceso a Piacenza per rilanciarsi in classifica, dopo un brutto inizio d’anno, il Lecco affidato a Malgrati e Bonazzoli perse 5-1 davanti alla Feralpi di Zaffaroni, che andò in vantaggio nel primo tempo con Martella; e poi nella ripresa dilagò. Prima con Felici (ora colonna del Cagliari in A) e poi con Butic due volte – inframmezzate dalla rete di Nicolò Buso (la 6^ personale su 9 complessive in stagione) – prima della rete finale di Mattia Tonetto. Molti di quegli interpreti, da una parte e dall’altra, saranno in campo domani. Ma nel clan bluceleste - fra i vari Lepore, Ionita, Btatistini, Celjak, Galli - c’è anche la consapevolezza di dover lavare quella “brutta figura” della memoria dei propri tifosi. Quella sconfitta del Garilli, il 27 gennaio scorso, sancì di fatto il definitivo sfaldamento di un realizzabile progetto-salvezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA