Sport / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 18 Marzo 2015
Grande emozione da quello striscione: «Pini lo meritava»
Il gesto della società giallonera ha lasciato stupiti. Gianoncelli: «Un’iniziativa oltre i campanilismi». Nava: «Diego una persona di sport, giusto farlo»
Un omaggio di quelli che lasciano il segno nel basket provinciale. Che toccano il cuore. Che fanno capire come la rivalità sportiva sa cedere il passo al rispetto e al ricordo di chi per la palla a spicchi ha fatto tanto, dedicando una vita intera trascorsa da un palazzetto all’altro. Il derby di ritorno del campionato di serie D tra Morbegno e Sondrio è stato anche il derby delle grandi coreografie.
Del fair play e della «distensione» consacrata tra le due maggiori realtà del basket provinciale. L’Asm 70 attraverso i social network e con appositi volantini aveva invitato i propri sostenitori ad arrivare al PalaMattei «vestiti di giallo» per «supportare meglio i ragazzi», ed erano tantissime domenica le maglie oro tra i circa trecento spettatori presenti alla sfida.
Ma quello che ha scritto una pagina indelebile della pallacanestro valtellinese è stato lo striscione lungo undici metri esposto ai piedi della tribuna alla destra di quella centrale. Con scritte gialle su sfondo nero, come vuole la griffe morbegnese, celebrava il ricordo e la stima per Diego Pini, storico dirigente Nuova Sondrio sportiva, faro della pallacanestro in Valtellina, per tanti anni sulla panchina della squadra del capoluogo con cui ha vissuto epici duelli coi cugini.
Scomparso quest’anno, il “Diego” è destinato il 23 marzo a entrare nella Hall of Fame 2014, massima onorificenza federale destinata a personaggi che più di altri si sono adoperati per la diffusione e il miglioramento della pallacanestro del nostro Paese.
«È stata una emozione, per alcuni di noi annunciata – racconta Enrico Gianoncelli, attuale coach della Biemme Sondrio –. Se n’era parlato, sapevo che ci sarebbe stato questo tributo per Diego Pini. Al di là del derby, della rivalità sportiva, i rapporti tra le società sono ottimi. Penso che anche Morbegno sia grata a Diego per quello che ha fatto per il nostro sport in alle e nel contesto nazionale. Al di là di ogni campanilismo, considero lo striscione che lo ricorda e lo onora un gesto da rimarcare. Personalmente e a nome della società, ci ha fatto molto piacere».
A seguire la partita domenica al PalaMattei c’era anche il presidente della Sportiva Basket Sondrio Klaus Pini, figlio di Diego, insieme ai vertici del sodalizio. L’apprezzamento per il grande striscione è stato unanime. Anche il presidente del Coni di Sondrio Ettore Castoldi ha applaudito all’iniziativa. Proprio dalla Pezzini, dallo sponsor storico e principale del basket del Bitto, è arrivato un commento e un ulteriore ricordo per Diego.
«Pini – racconta Sandro Nava, ad del mobilificio e del marchio che sostiene la squadra – era una persona di sport nel vero senso della parola. Da persone di sport, non potevamo non farlo. È stata una figura importante, un grande avversario, un omaggio era più che doveroso ed è stato normalissimo per noi ricordarlo in questo modo».
Lo striscione lungo undici metri è stato commissionato dalla dirigenza Asm 70, dal presidente Renato Cazzaniga, fatto proprio da tutto lo staff. È andato a ritirarlo in tipografia Alberto Busi, coach responsabile minibasket: «È sembrato giusto accogliere Sondrio con questo benvenuto e ricordo», ha affermato.
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