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Lunedì 29 Luglio 2013
Gf Alta Valtellina, quante emozioni
Ragnoli trova il colpo di coda vincente
Il campione italiano supera a sorpresa il colombiano Paiz bronzo mondiale
«Punto a vincere i tricolori a Schio e già qui le sensazioni erano molto buone»
Bis del campione italiano Yuri Ragnoli del Team Scott nella Gran fondo Alta Valtellina disputata ieri a Bormio, vinta in 2h48’.
Sui 67 km del percorso l’azzurro ha ribaltato il pronostico che voleva come grande favorito il colombiano della Bianchi, Leonardo Paiz, dominatore nell’ultimo mese di gare e fresco del terzo posto ai Campionati Mondiali svolti si in Austria.
I risultati invece che Ragnoli aveva finora ottenuto non potevano lasciare presagire all’impresa, ma evidentemente il percorso ideato dall’organizzatore Tito Romani si addice particolarmente al campione italiano.
Inoltre fra un mese Ragnoli metterà in palio la propria maglia tricolore e quando sente profumo di tricolore il campione in carica si scatena: «La prova degli italiani di Schio fra un mese è il mio obiettivo stagionale- afferma, appena tagliato il traguardo, il vincitore-. La mia preparazione è stata studiata per arrivare al top della condizione proprio in vista di questo appuntamento. Già oggi ,le sensazioni sono state molto buone».
Ragnoli e tutti gli altri campioni più attesi erano nella griglia davanti a tutti nella partenza data in via Manzoni, il lungo rettilineo che conduce al campo sportivo e al Pentagono. Ci sono voluti ben 4 minuti e mezzo prima che tutti gli oltre 1.200 partecipanti lasciassero la zona di partenza. Subito hanno fatto il vuoto in quattro: oltre a Ragnoli hanno imposto un ritmo alla gara insostenibile per gli altri, Paiz, il veterano Mirco Celestino, vincitore a Bormio nel 2010, e Cominelli.
La prima selezione per il quartetto di testa c’è stata al primo gran premio di montagna di giornata, a Solaz in Valfurva con una salita di 7,5 km che ha portato i concorrenti oltre i 2.000 metri di altitudine.
Su queste rampe Ragnoli e Paiz hanno fatto la differenza, staccandosi di ruota gli altri uomini in fuga. Al passaggio a Bormio, dopo 35 dei 67 km del percorso, Ragnoli aveva un vantaggio minimo di 2’’ sul colombiano, ma Paiz non è più riuscito a completare un ricongiungimento che sembrava scontato.
Anzi il vantaggio di Ragnoli è aumentato per diventare imprendibile al termine della seconda salita di giornata, valida per il gran premio della montagna, quella di Fochin in Valdidentro. Era il chilometro 55 e il vantaggio del battistrada era di 3’.
I 12 km finali sono stati una cavalcata trionfale per il vincitore che ha braccia alzate ha tagliato il traguardo. Per Paiz seconda posizione. Il podio è stato completato da Celestino, anche lui rivitalizzato dall’aria dell’Alta Valle, visto che in questa stagione non aveva finora ottenuto risultati di tale importanza. Per la gara bormina, inserita nel Marathon Tour della Federazione Italiana, circuito delle sei principali prove italiane, è stata un’edizione grandi firme visto che anche la prova femminile porta il nome di una grande campionessa. La miglior specialista italiana del momento, Elena Gaddoni, 10a ai Mondiali austriaci, ha dominato dall’inizio alla fine. Niente da fare per la svizzera Sofia Pezzati, vincitrice a Bormio nel 2011. Terza piazza per Simona Mazzucotelli. Bravissima la livignasca del Team Torrevilla, Arianna Cusini, quinta assoluta. Grande soddisfazione del patron Romani: «Il bel tempo ci ha dato una mano, ma se riusciamo a fare questa gara il merito è dei 400 volontari, senza di loro sarebbe impossibile tutto ciò».
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