Sport / Tirano e Alta valle
Sabato 31 Ottobre 2015
Fontana a Montréal, ma senza pattini
Short track, al via il circuito di Coppa del Mondo. Arianna non gareggia: «Guarderò le sfide stando tra il pubblico». «Clima pesante nel gruppo azzurro. Stacco un po’ la spina. Ho avuto modo di allenarmi con la squadra statunitense».
Ha avuto inizio a Montréal in Canada, il circuito di Coppa del Mondo di short track. Con un’assenza eccellente, quella dell’azzurra di Polaggia di Berbenno Arianna Fontana, che ha deciso di prendersi una pausa. A quanto pare per il «clima pesante» che si respira tra gli azzurri, come lei stessa riferisce. Come ogni anno saranno sei le tappe assegnate tra America Europa e Asia.
A difendere in colori dell’Italia una nazionale per tre quarti valtellinese con le medagliate olimpiche di staffetta 2014, Lucia Peretti (Bormio Ghiaccio), ed Elena Viviani, la collega Fiamme gialle Arianna Valcepina e quindi l’eterna trentina Fiamme Azzurre, Cecilia Maffei.
Tra i maschi in gara ci saranno il veterano medagliato olimpico nel 2002, Nicola Rodigari, il collega Forestale Yuri Confortola, Marco Anzi della Bormio Ghiaccio e poi ancora il poliziotto milanese Tommaso Dotti, Davide Viscardi e Andrea Cassinelli.
Arianna Fontana assente, dicevamo, di certo non una bella notizia per il clan azzurro, che in queste ultime stagioni ha avuto in Arianna la punta di diamante, leader indiscussa a livello individuale ed anche trascinatrice della staffetta femminile.
L’atleta durante l’estate si è allenata con la nazionale solamente sino al mese di luglio, per poi dividersi tra la sua Polaggia, e in quel di Sondrio ha potuto cimentarsi anche con i guantoni di boxe per un allenamento speciale, e gli Stati Uniti dove risiede suo marito Anthony Lobello.
«Per la prima volta in carriera - commenta la plurimedagliata olimpica e mondiale - mi guarderò le gare stando seduta tra il pubblico. A Montréal ci sarò ma non in veste di atleta. Per questa prima parte di stagione non parteciperò a nessuna gara e il motivo sta nel fatto che sento la necessità di staccare un po’ la spina».
«Da fine luglio non mi sono più allenata con la squadra - continua la venticinquenne finanziera- e nel frattempo mi sono dedicata ad altro tra cui la parentesi con la boxe. Da settembre mi sono trasferita negli Stati Uniti, dove ho avuto modo di allenarmi un po’ con la squadra statunitense, così giusto per capire come ci si sente a pattinare in un ambiente diverso con gente diversa in situazioni completamente nuove. Sentivo la necessità di stare tranquilla e serena dopo che da metà stagione scorsa in vanti, nel gruppo azzurro si era creato un clima pesante. Di questa mia decisione di pausa temporanea ne avevo parlato naturalmente anche con l’allenatore azzurro, Kenan Gouadec il quale non propriamente sorpreso, mi ha lasciato tutto il tempo per riflettere nella massima serenità. Spero a Montréal di potermi confrontare di nuovo con lui così come sono molto curiosa di sapere come reagirò nel vedere le gare dall’esterno. Per me questa è una situazione di stallo, spero di poter prendere al più presto una decisione definitiva».
Arianna che ha risfoderato la sua grinta da campionessa e le unghie da leonessa, alla domanda se ci sia la possibilità di un suo trasferimento nella nazionale americana risponde con una frase sibillina: «Sto lavorando con la Federghiaccio italiana per migliorare le cose. Gli atleti che hanno cambiato nazionalità, penso lo abbiano fatto spinti da un buon motivo».Certo è che una Fontana in versione stelle e strisce sarebbe una grossa perdita per lo short track azzurro e per lo sport italiano.
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