Sport / Sondrio e cintura
Mercoledì 07 Marzo 2018
Fontana è sempre più una star
Che successo in tv da Fazio
Short track, dalla Campania alla Valtellina: i tifosi sono in tutta Italia. L’olimpionica di Polaggia: «E adesso pensiamo ai Tricolori e ai Mondiali».
Una mia carissima amica che vive nel Borgo di Caserta Vecchia, antico nucleo medievale (si parla fondato dai Longobardi intorno all’860 d.C.) che sorge alle pendici dei monti Tifatini, mi ha mandato domenica sera un “allarmatissimo” WhatsApp: «Guarda Rai Uno, c’è Arianna Fontana a “Che tempo che fa”. Com’è carina!».
Il tempo di accendere ed ecco il suo pattino agguantare il millimetrico oro olimpico nella 500metri. Splendida, radiosa, raccontava la nostra campionessa: «È stato per me un onore grandissimo fare la portabandiera per l’Italia. Ero al 100%» e, con Fazio, ha poi proposto qualche /notizia/scatto della sua avventura, sudcoreana e non: la foto davanti al mare, in meditazione, dopo una gara non andata proprio benissimo, la notizia di avere praticato il nuoto, la boxe (e qui possiamo testimoniare direttamente, Nd un soddisfatto A) e di avere collezionato qualcosa come 127 medaglie (8 olimpiche).
«È la più grande pattinatrice, un orgoglio per noi italiani. Una splendida persona, determinata, che ha creduto in un sogno, con notevoli sacrifici, supportata dai suoi cari e l’ha visto realizzato». Così ha concluso la nuova tifosa da Caserta Vecchia (a termine trasmissione) di Arianna, ragazza che aveva praticato pattinaggio sul ghiaccio, ma alla quale era sconosciuto lo short track fin quando non ha sentito che Arianna è di Sondrio.
Un momento molto particolare poi, specie per chi scrive, è stato quando (con grande divertimento della diretta interessata) è stata trasmessa la sua prima intervista, datata 1997, registrata dal sottoscritto per Teleunica, che ci ha “autodichiarato”: «Era stato Luigi Uboldi, della Lanzada Ghiaccio, a indirizzarmi: “Beppe, mi disse, vieni a Lanzada che c’è una ragazzina veramente eccezionale, batte tutti, anche quelli più grandi di lei, farà strada” e ci ha proprio visto giusto Uboldi (che adesso è scomparso), come testimoniano gli stupendi allori olimpici maturati sul cammino di quella “ragazzina”. Cito anche un documento (della notte dei tempi) in possesso di Eugenio Gizzi, collega de La Provincia di Sondrio, dove si parla di una certa “Della Fontana”. Chi sarà stata colei?». L’apparizione di domenica alla Rai, un fulmine a ciel sereno? «Siamo arrivate a Milano intorno alle 18 – racconta mamma Luisa – ed è stato bello sentire la Litizzetto rivendicare a sè la presentazione di Arianna “tre medaglie olimpiche” e anche il pubblico è stato molto carino verso di lei».
Rispolveriamo, a questo punto, il vecchio detto “finita la festa, gabbato lo santo”. Dopo il grande spettacolo di sabato, al quale è pure intervenuta una coppia di vecchi amici direttamente dalla Sardegna (lei, Lucia Buzzetti presidente della Cm Valchiavenna, qualche anno fa), Arianna deve ora subito puntare lo sguardo sulle ultime fatiche di stagione.
Dopo Milano, Cormayeur: «Ci sono in vista i Campionati Italiani di Short Track venerdì 9 e sabato 10 marzo a Courmayeur e poi i Mondiali di Montreal, previsti per il 17 e 18 marzo. Un appuntamento al quale la nostra squadra tiene in modo particolare». Dopo il mese pieno di emozioni vissuto in Corea, occorre ora ritrovare la concentrazione e le giuste sensazioni sul ghiaccio per arrivare così al meglio agli ultimi appuntamenti della stagione. Il profumo di medaglie aleggia ancora su Polaggia e limitrofi.
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