La rinuncia di Schnarf e Marsaglia - che, delusa dal risultato del superg, ha preferito, d’accordo con i tecnici, di anticipare il ritorno a casa - le offre un’altra opportunità di ben figurare, dopo l’ottima prova mostrata nel superg, in cui è stata ottima 5a, a soli 19/100 dal podio.
Ma, per la valtellinese, non è esclusa la possibilità di partecipare anche alla discesa libera in calendario per domenica. Infatti, Johanna Schnarf, reduce da un recentissimo infortunio alla spalla, non sa ancora se potrà presentarsi all’importante appuntamento. Nella prova disputata ieri (la prima, perché quella di lunedì è stata cancellata per neve), l’altoatesina è scesa in campo rialzata, senza forzare, ed ha accusato un ritardo di quasi 10 secondi. È stata lei stessa, che si sta sottoponendo alla fisioterapia, a confermare che, se non si sentirà competitiva, alzerà bandiera bianca.
Nel qual caso la valtellinese, che, come vedremo, nella prima prova è stata preceduta solo dalla Goggia, diventerebbe la candidata più accreditata per affacciarsi al cancelletto di partenza della discesa, che le evoca un ricordo piacevolissimo: qui, infatti, nelle finali di Coppa del Mondo dello scorso anno, conquistò il 3° posto in questa disciplina, salendo sul podio per la prima volta in carriera.
Per quanto riguarda la prima prova di discesa, Ilka Stuhec – quest’anno vincitrice di ben quattro libere – è stata la più veloce, con il tempo di 1.34.53, con 43/100 di vantaggio su Fabienne Suter e 81 su Lara Gut, la campionessa di casa. Solo 12a Lindsey Vonn, 14a Sofia Goggia e 15a Elena Curtoni: le due azzurre hanno accusato, come l’americana, un ritardo di circa due secondi e mezzo. Le altre italiane si sono così piazzate: 26a Verena Stuffer, 28a Federica Brignone, 29a Elena Fanchini e 45a Marta Bassino. In un serio infortunio è incorsa l’austriaca Mjriam Puchner, la cui stagione termina qui.
Tornando alla classifica, non è il caso di dare eccessivo valore a queste posizioni e tempi, perché la maggior parte delle atlete, piuttosto che esprimere il massimo, ha preferito testare al meglio il tracciato, come ha confermato la stessa Curtoni: «Sono soddisfatta, oggi ho provato alcune linee, non ho spinto al cento per cento. Fondamentale trovare continuità dall’inizio alla fine e gestire bene i dossi. Spero, però, che la luce sia diversa per le prossime prove e in gara, perché così si vede veramente poco».
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