E il Costa non finisce di stupire

Le “bimbe” agli spareggi per l’A2

Un altro trionfo per la cantera di Costa Masnaga che, dopo aver conquistato a mani basse la Coppa Italiana Under 18 (che sostituiva le finali nazionali), vince a sorpresa anche il campionato di serie B e accede così allo spareggio per salire in A2.

Un risultato straordinario perché, al di là dell’enorme talento tecnico, la squadra è composta interamente da under (fino al 2006) e si confrontava con avversarie di gran lunga più esperte e abituate alla categoria. Invece dopo il secondo posto nel proprio girone, le masnaghesi superano i quarti di finale e fanno l’impresa nella final four lombarda disputata a Gorla Maggiore: in semifinale piegano la testa di serie Milano Stars (72-64 con il break definitivo negli ultimi 2’) e in finale mettono ko il BF Milano (64-41 con un terrificante parziale di 22-2 nel 2° quarto). Nell’altra semifinale eliminata Varese, altra favorita. L’asticella in casa biancorossa continua dunque ad alzarsi. Nessuno in serie B aveva pronosticato che Costa, al di là delle buone prospettive, potesse perfino vincere il campionato.

Le avversarie di rango non mancavano (non dimentichiamo Giussano). La squadra di Gabriele Pirola però (l’allenatore che ha portato Costa in A1: e se centrasse una prestigiosa doppietta di promozioni ?) non ha tradito la filosofia di gioco di stampo giovanile, facendola diventare vincente anche in un campionato senior: pressione difensiva, ripartenze, letture individuali, e la tecnica di alcune under già di livello nazionale come Eleonora Villa, Allevi, Toffali, N’Guessan, Labanca, come la ritrovata stella Balossi (tornata in campo dopo un anno e mezzo di ritiro dal basket), e altre in ascesa come Caloro, le 2005 Osazuwa e Bernardi e le 2006 Piatti e Serra.

Adesso le masnaghesi affronteranno l’ambiziosa Capri, che annovera il centro Dacic, già scudettata a Taranto, in un doppio spareggio: andata nel fine settimana a Costa e ritorno al PalaVesuvio di Napoli. In caso di promozione, Costa, avendo già una squadra in A1, non potrà averne una anche in A2, ma gli escamotage non mancherebbero: potrebbe ad esempio fondare una società ad hoc, o cedere il titolo facendo giocare le proprie giocatrici. Oppure rinunciare. Si vedrà.