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Martedì 20 Settembre 2016
Dopo il caos fidejussioni
«La Lega Pro ci ha preso in giro»
L’amministratore del Calcio Lecco è furioso dopo il caso dei titoli della Gable, sull’orlo del crack - «Avevano rifiutato la nostra garanzia senza un perché»
È furioso, l’amministratore del Calcio Lecco Sandro Meregalli. Si sente preso in giro. Tradito per la seconda volta da un sistema, quello della Lega Pro, che prima non lo ha accettato parlando ufficialmente di “fidejussione non presentata”. E che poi, si scopre, si regge su fidejussioni “a rischio” per parlare di un eufemismo.
Secondo un’inchiesta pubblicata da L’Espresso, infatti, almeno venti società di Lega Pro potrebbero avere problemi legati alla fidejussione (350mila euro) depositata. Nei guai potrebbero finire Akragas, Arezzo, Casertana, Fidelis Andria, Unicusano Fondi (ripescato al posto del Lecco, n.d.r.), Lupa Roma, Maceratese, Mantova, Matera, Melfi, Messina, Modena, Olbia, Pordenone, Reggina, Robur Siena, Santarcangelo, Siracusa, Taranto e Venezia. La finanziaria in questione, la Gable Holding con sede a Vaduz in Liechtenstein, sarebbe, infatti sull’orlo del crac. Lunedi 12 settembre la società ha annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla Borsa inglese. E ora il calcio professionistico trema.
Meregalli, così, si prende una piccola rivincita: «Mi hanno detto che la nostra fidejussione, con tanto di casa mia messa a garanzia per 500mila euro, non era valida. E ora scoppia questa bolla. È l’assurdo del mondo del calcio. Mi sembra tutta una grande presa in giro. Hanno rifiutato la nostra fidejussione senza darci un vero perché. E non ce lo diranno mai. Mi piacerebbe però sapere cosa diranno a queste società che si sono iscritte con la fidejussione Gable…».
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