Domani il giudice sportivo

Lecco con il fiato sospeso

C’è grande tensione nell’ambiente bluceleste dopo i fatti avvenuti al termine della partita con la Pro Patria

Lecco

Il Lecco tiene il fiato sospeso fino a quando il giudice sportivo non avrà emesso la propria sentenza. Da questa dipenderà molto del futuro del presidente Di Nunno a Lecco. Da voci raccolte nell’ambiente societario, si attende una squalifica anche pesante nei suoi confronti, avendo compreso di aver esagerato, ma spera che l’atteggiamento verso i calciatori sia più “morbido”. E anche quello verso i tifosi e il campo da gioco. Non è un mistero che già domenica sera avesse pensato di dimettersi. Ma, per ora, è tutto congelato. In attesa, appunto, del giudizio della giustizia sportiva: «Dopo lo scandalo di domenica, che tutti hanno visto, il presidente era tentato di dimettersi, deluso com’era dall’arbitraggio – ammette il suo braccio destro Angelo Maiolo -. Per ora siamo riusciti a convincerlo a desistere dalla sua decisione. Ma è chiaro che una condanna troppo pesante, domani, potrebbe fargli cambiare ancora idea. È sul filo».

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