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Mercoledì 01 Agosto 2018
Di Nunno: «Amo Lecco
ma volevo aiutare anche Bari»
Il presidente ha presentato un’offerta al sindaco per rilevare la società finita poi a De Laurentiis - «L’ho fatto perché sono pugliese ma non avrei mai lasciato i blucelesti ora che puntiamo ad andare in serie C»
Sarà un errore, avranno pensato in molti. Invece no. L’altro giorno nella vicenda Bari è entrato anche il presidente del Lecco Paolo Di Nunno che non solo ha fatto un’offerta per “salvare” la società biancorossa ma ha anche incontrato il sindaco Antonio Decaro. Fino a promettergli la serie B in tre anni, se avesse avuto fiducia nell’imprenditore di Cormano, presidente del Lecco.
«Ma come, rifà lo stadio, spende tanto per allestire il nuovo Lecco e poi se ne va a Bari?». Questa la domanda che è sorta spontanea a molti tifosi che, nei tanti lanci di agenzia di martedì avevano letto, tra gli undici partecipanti al bando indetto dal Comune, anche il nome di Paolo Di Nunno. Alla fine la società è andata ad Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, ma hanno partecipato al bando anche Vito Luigi Blasi; Enrico Preziosi (patron del Genoa); Francesca Ferri (ex candidata di forza Italia alla Regione); Nicola Canonico (ex vicepresidente di Acquedotto pugliese); Sportman Srl-Alessio Sundas (procuratore sportivo); Fulvio Monachesi; Gianvito Giannelli; Claudio Lotito (patron della Lazio) e il Consortium Giarum. Insomma, nomi importanti.
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