Sport / Tirano e Alta valle
Domenica 23 Agosto 2015
Corvi può esultare: è un argento europeo
Il tiranese conclude la prova svizzera con un secondo posto che gli vale lo stesso piazzamento nella generale: «Sono contento per questo finale di campionato. Ho dato tutto, ha vinto il più forte e gli faccio i miei complimenti»
Un grande finale di campionato eurotrial per il giovane Luca Corvi (Scorpa) che nella gara in Svizzera a Grimmialp conquista nella categoria Junior Cup il titolo di vice campione d’Europa.
Il ragazzino di Tirano, dopo il successo a Luserna San Giovanni, vicino a Pinerolo, in due giornate aveva conquistato due podi con una vittoria. In questo caso però ha dovuto arrendersi al francese Pierre Souvage che ha conquistato il titolo continentale di categoria.
Il tiranese ci aveva illuso di poter portare in Italia la corona europea, e se non c’è riuscito è stato solo perché il francese è stato più bravo di lui. Il primo a riconoscerlo è stato proprio il giovane e modesto pilota di Tirano , l’unico peraltro ad aver impensierito Pierre Souvage.
Anche il francese, peraltro, si è dimostrato estremamente sportivo: alla fine della gara della Confederazione Elvetica è stato il primo a stringere la mano all’azzurro.Due campioni, due grandi sportivi, capaci tra l’altro di tenere viva fino all’ultima sfida, proprio quella in Svizzera, la corsa al titolo nella categoria Junior Cup. Ma il portacolori del Moto Club Valtellina si prende il lusso di tenersi alle spalle il tedesco Max Faude che a inizio stagione era dato sul podio praticamente da tutti gli addetti ai lavori.
«Sono felice del risultato finale di questo campionato - queste le parole dal cellulare di Luca Corvi dopo la premiazione in Svizzera -. Ho combattuto ad armi pari alternando gli avversari per la corsa continentale, ma il più forte alla fine ha vinto e quindi onore e merito a lui. Io sono vice campione d’Europa e ciò mi rende orgoglioso perché lo dico serenamente: non ho proprio nessun rimpianto per il mancato successo, ho fatto il massimo di quello che potevo fare e così eccomi qui numero due in Europa, che non è certo un risultato da poco».
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