Con Joelson per un Lecco “meravigliao”

«Calma, il posto lo devo conquistare»

Inácio José Joelson si presenta con grande umiltà ai suoi nuovi tifosi. L’attaccante brasiliano (paulista), da 17 anni in Italia, nonostante abbia militato in serie A (Reggina) e B (Reggina, Albinoleffe e Grosseto), non ha fatto l’apparizione da “grande firma” ma da giocatore che sa di ripartire dal basso (come categoria).

Di sicuro il Lecco è, in serie D, la piazza più prestigiosa dalla quale ritornare al calcio giocato: «Io da mercoledì sarò a disposizione – afferma il neo attaccante bluceleste - Ha ragione il mister a dire che ognuno deve guadagnarsi il posto. Non sono venuto a rovinare uno spogliatoio e un gruppo che funziona. Spero di essere qualcuno che è in aggiunta, in più. E poi cercherò di guadagnarmi il posto il prima possibile».

Il Lecco è stato la sua prima scelta, dopo averlo visto all’opera: «Mi ha fatto, contro il Sondrio, una gran bella impressione. Buona la squadra e grande il pubblico che ha sostenuto la squadra dall’inizio alla fine. Non è facile trovare una squadra così in una serie D. Uno stadio molto caloroso. A Ciserano mi allenavo con loro ed ero lì quando ho ricevuto la chiamata del presidente. Il Lecco potrebbe essere in altre categorie e dunque ho accettato di venire a Lecco».

Alto 1,76 centimetri per 71 chili, Joelson è un concentrato di qualità, sulla carta. Per il campo, dopo due anni di inattività, bisognerà attendere ancora qualche settimana. Ma il giocatore brasiliano era nel mirino di molte squadre. In primis il Ciserano, squadra che lo ha fatto allenare con sé fino alla firma per il Lecco.

Il presidente bluceleste Evaristo Beccalossi, però, precisa: «In situazioni come queste non ti metti a mercanteggiare. È stata una cosa preparata e lui ha fatto delle scelte, ma non è la nostra linea rubare giocatori a nessuno. A noi piaceva, ma mi dispiace sia nato questo malinteso con il Ciserano. Detto questo credo che Joelson sia un acquisto importante. Avere a disposizione dei giocatori bravi, è sempre bello ed è anche una soddisfazione per noi che giocatori del genere vogliano venire da noi. Siamo convinti di poter lottare e raggiungere chi è davanti a noi…»