Sport / Morbegno e bassa valle
Martedì 30 Luglio 2013
Coach medagliato
sceglie la Valtellina
Pochissimi sanno che c’è un valtellinese di adozione nel bellissimo successo della Nazionale Under 20 maschile di basket ai Campionati europei di Tallinn, davanti a 6.500 spettatori
Pochissimi sanno che c’è un valtellinese di adozione nel bellissimo successo della Nazionale Under 20 maschile di basket ai Campionati europei di Tallinn, davanti a 6.500 spettatori. A fiancheggiare Pino Sacripanti, infatti, c’era Fabio Corbani, tecnico milanese che ha scelto come propria residenza propria la Valtellina.
Come capo allenatore ha vinto 4 scudetti juniores (2 con Olimpia Milano e altrettanti con Benetton Treviso, facendo crescere una trentina di giocatori di A, tra cui sei azzurri (Mordente, Michelori, Alessandro Gentile, De Nicolao, Renzi, Gallinari).
Da assistente ha disputato una finale di Eurocup con la Stefanel Milano, i play off di Eurolega e ha vinto una Coppa Italia con Benetton Treviso. Ultimissima ora: è appena stato scelto come allenatore capo di Biella. Gli abbiamo subito chiesto come mai abbia scelto di risiedere in Valmasino.
«Sono milanese – esordisce –, sciatore in Valtellina per tradizione familiare. Allenando spesso in città o regioni diverse, io e mia moglie abbiamo scelto di comprare una casa dove poterci rifugiare nei momenti di pausa. Dieci anni fa abbiamo scelto Cevo, ci siamo innamorati del posto e non ci siamo più spostati. Nostra figlia Nicole è nata qui, valtellinese al 100%. Le persone del posto ci hanno accolto benissimo. Basta traffico, grande tranquillità».
Una Valle, la nostra, scoperta anni fa, quindi, e sempre facendo sport.
«La Valtellina l’ho scoperta sciando - ribadisce il tecnico -, seguendo il fantastico Valtellina Circuit di Diego Pini e concedendomi qualche ottima mangiata a base di piatti locali».
La nostra pallacanestro, ai massimi livelli, sta cercando il rilancio.
Quanto servirà questo titolo europeo Under 20 per completare la crescita? È la domanda che si fanno gli esperti alla luce dell’eclatante risultato.
«Il basket italiano non deve stancarsi mai di investire nel settore giovanile - ammonisce Corbani -, è l’unica chiave vera per ritornare in alto. In valle vedo un movimento vivo, posso parlare degli amici di Morbegno, Sondrio e Chiavenna, che conosco, tutti bravissimi».
Buone basi anche a livello locale, dunque. D’altra parte al tecnico proveniente da Milano l’entusiasmo non manca. E non soltanto con il senno di poi.
«Volevamo provare a prendere l’oro. Non perché eravamo i più forti, ma per un senso della sfida che non deve mai mancare» racconta a proposito della vigilia. Anche se poi le cose non sono state facilissime.
«Ci siamo battuti partita dopo partita e ogni giorno ha fatto storia a sé. Abbiamo avuto momenti difficili ogni giorno, ma ne siamo sempre venuti fuori, con molto carattere».
Non a caso definisce la sua una squadra «spregiudicata, ma nel pieno rispetto delle avversarie». Tutto questo nonostante non ci fosse in campo la stella in grado di oscurare gli altri giocatori. Almeno al momento.
«Non bisogna precorrere i tempi. Tutti loro avranno ancora un importante percorso da completare con i loro club. Per quanto mi riguarda personalmente, questo titolo lo considero solo un’emozione unica, vissute con la maglia della propria nazione. Insomma, qualcosa di veramente speciale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA